Sembrava questione di ore la formalizzazione del passaggio di Vedat Muriqi dalla Lazio al Bruges per un corrispettivo di circa 11 milioni di euro, ma all’arrivo dell’attaccante in Belgio per le visite mediche e la firma qualcosa si è inceppato. Inizialmente si era parlato di qualche problema inerente le stesse visite, poi si è invece fatta largo l’ipotesi che i belgi, all’ultimo momento, volessero cambiare la formula d’acquisto del kosovaro passando ad un prestito con diritto di riscatto. Una marcia indietro che ha fatto saltare l’affare e ha mandato su tutte le furie il presidente biancoceleste Claudio Lotito. Il quale ora minaccia di rivolgersi alla Fifa.
Muriqi e l’affare saltato
Lazio e Bruges erano d’accordo su tutto, con Muriqi che si sarebbe dovuto trasferito in Belgio a titolo definitivo per un corrispettivo di 11,5 milioni di euro. Una cifra che avrebbe permesso ai biancocelesti di ammortizzare l’ingente somma (circa 20 mln) spesa due estati fa per acquistare il centravanti dal Fenerbahce. Dopo le visite mediche però, i belgi hanno bloccato il trasferimento: “Test fisici mediocri“, è trapelato sui portali del paese affacciato sul Mare del Nord. Una versione che però non ha convinto il club capitolino, con il patron Lotito che secondo il Messaggero sarebbe pronto a chiamare in causa la Fifa.
La ‘furbata’ del Bruges
A Roma nessuno crede alla storia delle visite mediche poco soddisfacenti, anzi in molti pensano che il Bruges stia utilizzando questa scusa per cercare di ottenere migliori condizioni per il trasferimento di Muriqi. Non più cessione a titolo definitivo, ma un prestito, magari con diritto di riscatto. Una soluzione che ovviamente non soddisfa la Lazio e che sta facendo pensare alla società biancoceleste di rivolgersi alla Fifa facendo causa ai belgi. Nel frattempo il Pirata, questo il soprannome dell’attaccante, sta per svolgere le visite a Roma, dopodichè raggiungerà i compagni in ritiro, ma a quanto sembra solo di passaggio.