Robert Lewandowski ha spiazzato tutti durante un'intervista rilasciata al canale Youtube di Rio Ferdinand, che dopo il ritiro del 2015 si è lanciato nel mondo dell'intrattenimento legato al calcio, diventando opinionista e commentatore sia per le tv che per i social.
La telefonata con Sir Alex
Durante un puntata del suo format “Rio meets”, l'ex stella del calcio inglese e del Manchester United ha avuto come ospite Lewandowski, oggi in forza al Barcellona, dopo aver giocato per otto anni nel Bayern di Monaco, dal 2014 fino al 2022, e per quattro, dal 2010 al 2014, al Borussia Dortmund. Tornando indietro di una dozzina d'anni, l'attaccante polacco ha rivelato un retroscena inedito che ha lasciato senza parole Rio Ferdinand e tutti gli spettatori: era stato a un passo dal vestire la maglia del Manchester United.
Noi due avremmo potuto giocare insieme. Io nel 2012 avevo detto sì al Manchester United, scegliendo di trasferirmi in Inghilterra. Ricordo ancora la telefonata che ho avuto con l'allenatore, Sir Alex Ferguson: è impossibile dire di no a lui.
Fu il Borussia Dortmund a frapporsi tra Lewandowski e il Manchester United, rifiutando l’offerta degli inglesi e decidendo di trattenere il gioiello polacco, capace di segnare 103 gol in 187 partite. Due anni più tardi, alla scadenza naturale del contratto, Robert scelse il proprio futuro, "tradendo" i tifosi del muro giallo per abbracciare il progetto del Bayern Monaco, con cui avrebbe vinto tutto.
"La stella del futuro? Lamine Yamal, sicuro!"
Durante l’intervista, tra i vari argomenti trattati, Lewandowski ha parlato anche dei giocatori più forti della sua epoca, esprimendo grande ammirazione per Messi, con cui però non ha avuto l’opportunità di giocare al Barcellona, e per Cristiano Ronaldo. Infine, ha voluto incoronare il suo giovane compagno di squadra, Lamine Yamal, come la nuova stella del calcio moderno:
Messi e Cristiano Ronaldo sono sempre un'ispirazione per me, ma ora se vedo Lamine Yamal credo sia destinato a dominare per i prossimi anni. Non si tratta dei prossimi 2-3 anni, ma dei prossimi 10. Lui dovrà pensare a cosa fare per essere al top anche in futuri, a 28-29-30 anni. Credo sia la sfida più grande per lui.
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