È un calciomercato piuttosto strano, quello ancora in corso e che si chiuderà tra poco meno di 10 giorni. Giocatori passati da titolarissimi ad epurati, altri che si chiamano fuori, altri ancora che addirittura...mandano certificati.
Riguardo questo vero e proprio marasma si è espresso il noto giornalista di SportMediaset Sandro Sabatini, il quale intervenuto su calciomercato.com, ha espresso un giudizio piuttosto negativo sulle operazioni concluse e quelle ancora in corso.
Sabatini tira stracci un po' a tutti
Dopo aver sottolineato come sarebbe probabilmente più giusto se la finestra di calciomercato di concludesse prima dell'inizio dei vari campionati, Sabatini ha iniziato parlando del passaggio di Kalulu dal Milan alla Juventus: "Il Milan fa un favore alla Juve dando Kalulu in prestito senza obbligo di riscatto. Quasi gratis, insomma: perché? La risposta non arriva dalla Juve che cerca di rifilare Djalo alla Roma, con la stessa formula. Forse Kalulu e Djalo non hanno le stesse caratteristiche. Ma c’era una volta il calciomercato - quello vero, non questo luna-park delle mediazioni - in cui la prima regola era “niente favori a una diretta concorrente”, meno che mai con trasferimenti in prestito senza obbligo di riscatto. Bellanova ha giocato, Kalulu non era convocato, Djalo fuori rosa. Tre casi diversi. Cioè tre “casini”, per dimostrare che il calciomercato a campionato aperto offre opportunità di lavoro a tutti".
Il giornalista poi si è spostato sui casi più eclatanti di questa sessione, sparando letteralmente a zero su più di qualcuno: "Poi ci sono i casi più grandi. Brutti. Koopmeiners che manda i certificati medici è squallido (anche per il medico “di fiducia” che glieli firma). Fa sorridere semmai Lookman che si tira indietro perché spera in una telefonata che non arriva. Sono pessimi esempi i giocatori che prendono questa specie di ferie arretrate per preparare valigie e trasloco. Non sono migliori gli esempi dei giocatori messi fuori rosa. Tipo Chiesa, per intendersi. Il contratto di lavoro è (dovrebbe essere) sacro nonché rispettato da entrambe le parti: non hanno ragione i giocatori che si autoescludono, né le società che escludono. Entrambe le parti sono fuori legge".
Ha ragione Sabatini?
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