Aria di cambiamento. È quella che si respira attualmente a Torino, sponda bianconera. Sono tante le differenze che si vedranno alla Juventus nella prossima stagione, ormai ai nastri di partenza. A cominciare ovviamente dall'allenatore: le idee di Thiago Motta saranno molto diverse da quelle del suo predecessore, Allegri. Ma non solo. Perché anche a livello di calciatori ci sarà una mezza rivoluzione: oltre ai nuovi arrivi, da Di Gregorio a Douglas Luiz, ci saranno tanti giocatori che saluteranno la Vecchia Signora. Thiago Motta, in questo senso, è stato molto chiaro: come fa sapere La Gazzetta dello Sport, ha comunicato alla società una lista di sette giocatori che sono fuori dal suo progetto. Un "taglio" che permetterebbe di alleggerire il monte stipendi di circa 30 milioni di euro lordi.
La lista degli esuberi di Thiago Motta: Kean, Milik e McKennie ai saluti
Il primo nome è già stato quasi depennato dall'elenco: Moise Kean. L'attaccante classe 2000 è a un passo dalla Fiorentina e porterà nelle casse bianconere 13 milioni più 5 di eventuali bonus. Un somma non indifferente. Restando nel reparto offensivo, secondo il quotidiano milanese, anche Arek Milik è da considerare come un esubero: il centravanti polacco, reduce da infortunio che l'ha costretto a saltare gli Europei, è ritenuto da Motta poco utile alla causa. Il terzo giocatore della lista è Weston McKennie, che nonostante sia reduce da una buona stagione e abbia fatto rifiutato il trasferimento all'Aston Villa è finito fuori dal progetto.
De Sciglio, Kostic, Rugani e Arthur: alla Juve non c'è più spazio per loro
Lo stesso vale per Mattia De Sciglio e Filip Kostic: i due laterali, utilizzati spesso da Allegri, hanno il futuro segnato. Ormai è risaputo da tempo. Chi invece sembrava destinato a rimanere è Daniele Rugani: il difensore aveva rinnovato da poco (al ribasso) il proprio contratto. Eppure, non rientra nei piani di Thiago Motta. Infine, completa l'elenco dei sette nomi Arthur: il centrocampista brasiliano è tornato dal prestito alla Fiorentina, ma lì in mezzo l'allenatore bianconero ha altre idee e quindi anche lui (ri)saluterà presto Torino. Anche perché la strada intrapresa da Motta e dalla Juventus appare abbastanza chiara. L'aria (di cambiamento) che si respira lo dimostra.
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