È il 29 aprile del 2001, e allo Stadio Olimpico si affrontano la Lazio Campione d'Italia e la Roma in un derby di altissima classifica, con i cugini giallorossi che in quella stagione avrebbero poi vinto lo Scudetto. Dopo un primo tempo nervoso e terminato 0-0, la squadra allenata da Fabio Capello trova il doppio vantaggio grazie alle reti di Batistuta e Delvecchio. Partita finita? Non proprio, con i ragazzi di Zoff che prima accorciano grazie a Pavel Nedved, e poi trovano un insperato ed incredibile pareggio proprio nei secondi finali dei 5' di recupero.
L'eroe biancoceleste di quella serata è un argentino, ma non è nè Simeone, nè Claudio Lopez, ma il classico nome che nessuno si aspetta: Lucas Martin Castroman, da quel giorno eletto ad eroe di un'intera tifoseria.
Castroman sarebbe poi rimasto altri due anni a Roma, per poi passare all'Udinese e tornare in Argentina. Da quella per lui indimenticabile notte sono passati quasi 23 anni, e da 14 lui ha attaccato gli scarpini al chiodo. Ma che fine ha fatto il centrocampista argentino dopo l'addio al calcio giocato? La risposta non è esattamente quella che ci si aspetterebbe...
Da eroe del derby a venditore di santini: che fine ha fatto Castroman?
Immediatamente dopo la fine della sua carriera, arrivata ad appena 30 anni a causa dei troppi infortuni, Castroman ha deciso di staccare definitivamente con il mondo del calcio e dedicarsi piuttosto all'azienda di famiglia. Un'azienda molto particolare, una "santeria", in pratica un negozio di santini. Santini e non solo, come lui stesso ha dichiarato in un'intervista: "Puoi trovare di tutto, dai santini al mate in bottiglia".
Adesso però Castroman vorrebbe tornare al suo vecchio amore, il pallone. Un amore diventato professione grazie al sostegno e ai sacrifici dei suoi genitori, a cui ha sempre dichiarato di dovere tanto, tutto: "Guardo partite a ciclo continuo e aspetto una panchina". Chissà che una chiamata non arrivi proprio dalla sponda biancoceleste di Roma...