Era stato il primo calciatore nordcoreano a calcare i campi della Serie A, e le sue prestazioni con Cagliari e Perugia gli erano valse addirittura la chiamata della Juventus, con la cui maglia ha giocato però solo per l'Under 23. I bianconeri nel gennaio 2020 lo cedettero ai qatarioti dell'Al-Duhail, ma dopo aver contribuito alla vittoria in campionato della squadra (3 gol in 10 presenze), la sua carriera venne interrotta in maniera inoppugnabile per "colpa" di una risoluazione dell'ONU, secondo la quale ai cittadini nordcoreani era proibito il lavoro all’estero in quanto avrebbero potuto, con i loro stipendi, far confluire valuta occidentale in patria al fine di foraggiare gli investimenti della locale dittatura in campo militare, nucleare e chimico.
Da quel momento di Han Kwang-song si sono misteriosamente perse le tracce. Almeno fino a ieri, quando a sorpresa è riapparso dal nulla con la maglia numero 10 della propria nazionale.
Alla fine, dal nulla, riappare Han Kwang-song
Il 21 agosto del 2020 aveva giocato la sua ultima partita ufficiale con la maglia dell'Al-Duhail. Ieri, a distanza di oltre tre anni, durante i quali su di lui non si era più avuta alcuna informazione, Han Kwang-song è ricomparso su un campo di gioco, con la maglia numero 10 della Corea del Nord impegnata a Jeddah contro la Siria per la prima gara di qualificazione ai Mondiali del 2026. Fino a pochi minuti dal fischio d'inizio nessuno sapeva della sua presenza: solo alla lettura della distinta contenente la formazioni ufficiali si è scoperto che il 25enne ex Cagliari, Perugia e Juve sarebbe stato in campo.
Per lui solo un tempo prima di essere sostituito nell'intervallo, con la nazionale nordcoreana poi sconfitta di misura dai siriani. 45 minuti che però valgono tanto, tantissimo per un giocatore che da anni era diventato una specie di fantasma. Probabilmente l'attaccante starà giocando nel campionato del proprio paese, dove pare sia tornato da circa 3 mesi. Su di lui erano state fatte le ipotesi peggiori, e vederlo finalmente giocare a calcio, anche se il suo grande sogno europeo è ormai svanito, è comunque una bella notizia.