Martedì 19 settembre prenderà il via la Champions League 2023/2024, l'ultima edizione disputata con il classico format che in epoca moderna l'ha sempre contraddistinta. La finale del 1 giugno è dunque destinata a chiudere un pezzo di storia del calcio: a partire dalla prossima stagione, infatti, la massima competizione europea per club cambierà radicalmente: si passerà dalle 32 squadre, suddivise in 8 gironi da 4, alle 36 in un unico gruppo.
Come sarà la nuova Champions League?
Nella fattispecie il nuovo format prevede che, in occasione del sorteggio, le 36 partecipanti vengano divise in quattro fasce: ognuna se la vedrà con due squadre di ciascuna fascia, anche della propria. Con la cancellazione della fase a gironi, addio anche alle partite andata e ritorno: nella prima fase del torneo, infatti, ogni squadra giocherà 8 partite, 4 in casa e 4 in trasferta. La qualificazione agli ottavi di finale spetterà alle prime 8 classificate, mentre le squadre tra il nono e il ventiquattresimo posto si sfideranno nei playoff, andata e ritorno. Delle 16 partecipanti agli spareggi, 8 si aggregheranno alle compagini già qualificate e, dagli ottavi in poi, il format della competizione seguirà sostanzialmente le vecchie regole (sfide andata e ritorno) ma con un'eccezione: a partire da questa fase potranno incontrarsi club della stessa federazione. Scenario, questo, che fino all'edizione 2023/2024 sarà percorribile solo a partire dai quarti. Sulla falsariga delle ultime tre edizioni (compresa quella che prenderà il via martedì 19 settembre) non varrà più la regola dei gol in trasferta, abolita a partire dalla Champions League 2021/2022.
Il cammino delle italiane in vista della finale di Champions
Il sorteggio di Montecarlo, in vista dell'edizione 2023/2024, si è rivelato decisamente clemente nei confronti di Inter (finalista dell'ultima edizione, sconfitta dal Manchester City a Istanbul) e Lazio (assente in Champions dall'annata 2020/2021): nerazzurri nel gruppo D con Benfica, Real Sociedad e Salisburgo, biancocelesti nel gruppo E con Atletico Madrid, Feyenoord e Celtic. Pericolo Real Madrid, invece, per il Napoli (uscito, l'anno scorso, ai quarti contro il Milan) campione d'Italia in carica, che, oltre alla sfide con i blancos (in occasione della quale ritroverà Carlo Ancelotti), nel gruppo C affronterà il Braga e l'Union Berlino di Bonucci e Gosens. Cammino più complesso per il Milan (eliminato in semifinale dall'Inter nella passta stagione), inserito nel girone F con Paris Saint Germain, Borussia Dortmund e Newcastle.
Quando giocano le italiane in Champions League?
Saranno proprio i rossoneri a inaugurare la Champions League 2023/2024, con la sfida casalinga contro gli inglesi in programma martedì 19 settembre alle 18.45, in occasione della quale si registrerà il ritorno di Tonali a San Siro da avversario. Quindi, alle 21.00, sarà la volta della Lazio, che all'Olimpico ospiterà l'Atletico Madrid del grande ex Simeone, che, in biancoceleste, ha vinto uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e una Supercoppa Europea.
Il tutto tra il 1999 e il 2003, prima del passaggio all'Atletico Madrid, club che sarebbe poi diventato la sua futura casa nelle vesti di allenatore. Mercoledì 20 settembre, alle 21.00, toccherà poi a Inter e Napoli, impegnate nelle rispettive trasferte di San Sebastián, contro la Real Sociedad, e Braga.
Dove si gioca la finale di Champions 2023/2024?
La finale di Champions 2023/2024 è in programma il 1 giugno 2024 nella splendida cornice di Wembley. Si tratterà della terza finale del torneo disputata nel maestoso stadio londinese negli ultimi 14 anni. L'ultima volta risale al 25 maggio 2013, quando Wembley ospitò l'euroderby tedesco tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund, con i bavaresi che si laurearono campioni d'Europa in virtù delle reti di Mario Mandzukic e Arjen Robben - nel mezzo il momentaneo 1-1 di Ilkay Gundogan su calcio di rigore - che sancirono il definitivo 2-1 degli uomini di Heynckes.
Appena due anni prima, il 28 maggio 2011, a Wembley si disputò l'ultimo atto della competizione, la sfida tra Barcellona e Manchester United, replica della finale di Champions League del 27 maggio 2009, quando all'Olimpico i blaugrana si imposero per 2-0 sui Red Devils. La supersfida di Wembley seguì, almeno in termini di risultato, il copione del precedente di due anni prima, con gli uomini di Guardiola che conquistarono la coppa dalle grandi orecchie in virtù dei gol di Pedro, Lionel Messi e David Villa. Nel mezzo, la rete del momentaneo 1-1 degli uomini di Ferguson fimata Wayne Rooney. Queste le finali di Champions League disputate nel leggendario impianto londinese a partire dal 2007, quando fu inaugurato il nuovo Wembley in sostituzione del vecchio.
Quante finali si sono giocate nel vecchio Wembley?
Stadio, questo, che negli anni era stato teatro di sfide stellari. Cinque le finali di Champions ospitate dal vecchio Wembley: Milan-Benfica del 22 maggio 1963 (2-1, doppietta di Altafini, con Nereo Rocco in panchina), primo dei 7 trionfi della storia rossonera, Manchester United-Benfica del 29 maggio 1968 (4-1), Ajax-Panathinaikos del 2 giugno 1971 (2-0), Liverpool-Bruges del 10 maggio 1978 (1-0) e Barcellona-Sampdoria del 20 maggio 1992. Sfida, quest'ultima, decisa ai tempi supplementari dal gol su calcio di punizione di Ronald Koeman al 112'.
Si tratta della prima e unica finale di Champions (l'ultima con la denominazione "Coppa dei Campioni") disputata dai blucerchiati nella loro storia. Un sogno infranto all'ultimo atto della competizione dopo una cavalcata straordinaria, scandita da 6 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte (tra sedicesimi, ottavi e girone di qualificazione alla finalissima). Un percorso che vide gli uomini di Boskov, trascinati da Gianluca Vialli e Roberto Mancini, imporsi per 5-0 all'andata e 1-2 al ritorno contro il Rosenborg ai sedicesimi di finale, quindi il 3-1 agli ungheresi dell'Honved con cui la Samp ribaltò la sconfitta per 2-1 dell'andata. Fu poi la volta del girone di qualificazione (introdotto nella suddetta edizione in sostituzione di quarti e semifinali), che consentiva alla prima classificata di staccare il pass per l'ultimo atto del torneo. Circostanza, questa, in cui i blucerchiati si piazzarono al primo posto davanti a Stella Rossa (campione in carica, battuta 2-0 all'andata e 1-2 al ritorno), Anderlecht (sconfitta per 3-2 e vittoria per 2-0) e Panathinaikos (0-0 e 1-1).