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Che fine hanno fatto i 18 milioni di Conte? Caccia al tesoro del broker che truffò decine di vip

Truffa milionaria ai danni di Antonio Conte: si continua a indagare su Arianna Iaconelli, vedova del broker Bochicchio
cronaca08/08/2024 • 07:39
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Il Corriere della Sera torna sul caso Bochicchio, che avrebbe truffato decine di vip tra cui Antonio Conte, riportando nuove dichiarazione di Conte jr, collaboratore di Bochicchio, e alcune intercettazioni telefoniche della moglie del broker Arianna Iacomelli.

La truffa di Bochicchio ai danni dei vip

Riporta il Corriere che Arianna Iacomelli è finita al centro delle indagini dopo la scomparsa del marito nel 2022 a causa di un incidente. Se la posizione di Tommaso, il fratello del broker, è stata archiviata, la Iacomelli continua a restare sul banco degli imputati soprattutto a causa di quanto emerso dalle intercettazioni al telefono con la suocera: “Mi ha fatto una telefonata che non mi è piaciuta per niente... E io non ne posso più... Cioè sinceramente io devo anche rispondere alle persone perché non risponde lui... Non è proprio più accettabile. Lui sempre mi dice che torna.”

È Daniele Conte, fratello del neo allenatore dei partenopei ed ex collaboratore del broker, a raccontare quanto la donna fosse parte fondamentale dello schema Bochicchio: “Arianna organizzò una cena successivamente alla partita di Champions League Chelsea-Roma dell’ottobre 2017 a cui parteciparono i fratelli Carlo ed Enrico Vanzina, Giovanni Malagò e Federico Pastorello, il procuratore che ha condotto la trattativa per l’ingaggio di Antonio ai Blues.”

Spariti 18 milioni di Antonio Conte

Il fratello del tecnico del Napoli racconta poi come il broker avesse proprio costruito un impero e di come divenne un suo stretto collaboratore: “A presentarmi Bochicchio è stato lo stesso Pastorello. Lo definì un top manager. Intendeva farmi valutare eventuali investimenti con lo stesso broker. Massimo raccontò che conosceva Marco Tronchetti Provera, Roman Abramovich e l’Ambasciatore d’Italia a Londra, Raffaele Trombetta. Ci prospettò di investire in un veicolo denominato Kidman con sede nelle British Virgin Islands. Nel 2017 vengo assunto da Bochicchio nella Tiber dopo che mio fratello aveva investito parte del suo patrimonio, circa 24 milioni di euro, in diverse valute nel fondo Kidman, anch’esso controllato da Massimo". 

Secondo Conte jr il broker era arrivato a gestire un patrimonio da 500 milioni grazie alle sue relazioni:“ Gestiva 300 milioni di euro circa sul fondo Tiber e 200 milioni di euro sulla società Kidman». Una affare da capogiro che però, dopo il covid, ha iniziato a mostrare tutte le sue fragilità: “Antonio chiese indietro 18 milioni di euro, ma Bochicchio non rispettò gli accordi. Contrasse il Covid nel 2020 e sparì.” Per ora, a distanza di 4 anni, nessuna traccia dei soldi di Conte ma gli inquirenti continuano a cercare. 

 

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Redazione
Tags :NAPOLI

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