Su Google, il termine più ricercato nelle ultime ore, dopo "Fabrizio Corona", è quello di "Antonio Esposito". L'uomo, con un passato da calciatore nell'Inter di Mourinho, è diventato di colpo popolare a causa al re dei paparazzi. Ma perché è così importante Esposito nella vicenda? E com'è arrivato a Zaniolo e agli altri calciatori? In questo articolo abbiamo provato a fare chiarezza e a unire i puntini in una vicenda che diventa sempre più complessa.
Chi è Antonio Esposito?
Ex esterno dell'Inter di José Mourinho che "impazziva per lui" (come ha raccontato lo zio in un video registrato da Corona) e amico di Mario Balotelli, non è mai riuscito a sfondare ad alti livelli a causa di alcuni problemi fisici. Oggi continua a giocare nei Dilettanti e studia a La Spezia per diventare procuratore. Proprio nel capolugo abruzzese aveva conosciuto Nicolò Zaniolo, stringendo un'amicizia che è durata per anni, finché un litigio non li ha allontanati.
Cosa c'entra Antonio Esposito con Corona e con l'inchiesta sul calcioscommesse?
Il ragazzo è stato tirato in ballo dallo zio Maurizio Petra, fonte di Fabrizio Corona. Secondo la versione di Corona raccontata ad Avanti Popolo, Esposito scommetteva per conto di Zaniolo facendogli da prestanome per giocare in quello che chiama "mercato nero delle scommesse illegali" sul calcio e sulla serie A. Inoltre, secondo dagospia, Esposito avrebbe fatto quello che in gergo si definisce «banco» delle scommesse, una specie di allibratore. E in questo modo avrebbe perso circa 200.000 euro che gli avevano causato un brutto alterco con loschi figuri. Nella versione di Corona, inoltre, nella chat di Esposito, oltre a Zaniolo, c'erano anche El Shaarawy e Zalewski.
Le smentite di Antonio Esposito
"Assolutamente non ho mai scommesso per lui. Mai. Ho avuto rapporti con Nicolò e con la sua famiglia - la risposta di Antonio Esposito sulle colonne della Gazzetta dello Sport -. Siamo stati spesso insieme perché siamo amici. Ci conosciamo da una vita, siamo della stessa città, ma solo questo. Rapporti con mio zio? Nessuno. Sì, è mio zio, il fratello di mia madre, ma io non ho rapporti con lui. Ha avuto anche dei precedenti penali. Ho sentito che mi vuole aiutare, ma così come mi aiuta? È venuto fuori che io sono un allibratore. Mi dissocio totalmente da lui. Credo che abiti a Spezia anche lui, ma non so neppure l’indirizzo. Io le parlo solo perché voglio smentire tutto. Ho già dato mandato al mio avvocato, Enrico Panetta, per valutare querele. Non sono neppure indagato. Io non sono nessuno, ma è stata sporcata la mia immagine".
Com'è finita la vicenda calcio scommesse?
I tre nomi fatti da Maurizio Petra sono risultati tutti estranei ai fatti dopo essere stati ascoltati dalla Procura di Torino. Difatti Petra si è rivelato una fonte poco attendibile.
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