L'estate scorsa c'erano offerte saudite che arrivavano da tutte le parti, mentre quest'anno c'è stato un solo grande colpo. The Athletic è andata a vedere cosa c'è dietro questo cambio di paradigma della SPL.
Un mercato senza botti in Arabia Saudita
C'è un protagonista mancante per ora in questa sessione di mercato e quello è il campionato saudita. Nel corso delle ultime sessioni di mercato ci hanno abituati a non avere problemi a ricoprire d'oro squadre e giocatori pur di aggiungere un calciatore di livello internazionale alla Saudi Pro League (SPL). Il primo fu Cristiano Ronaldo, seguito a valanga da tantissimi giocatori di alto livello come Benzema, Kanté, Milinkovic-Savic, Laporte, Neymar.
In questa sessione estiva invece il club sella SPL stanno molto tranquilli. L'unico vero colpo di mercato è stato Moussa Diaby dall'Aston Villa al'Al Ittihad per 60 milioni. Sono arrivati anche i no di grandi giocatori, come De Bruyne e Lukaku, mentre sono in stallo le trattative per Ederson e Osimhen, ma di base quest'estate l'Arabia Saudita non sembra voler spendere più di tanto.
Il piano della Lega araba
Il motivo di ciò non è da ricondurre a un'improvvisa mancanza di fondi, che in Arabia Saudita, e in particolare ai club del gruppo PIF, non mancano mai. Il cambio di direzione della SPL è dovuta al piano creato dalla Lega araba per innalzare il livello generale del calcio saudita. I sauditi hanno notato di essere indietro a livello di strutture e organizzazioni, tanto che alcuni giocatori (Henderson, Rakitic...) hanno deciso di lasciare i milioni per tornare in Europa. La SPL sta dunque cercando di implementare questi aspetti cruciali e allo stesso tempo si sta concentrando nell'abbassare l'età media del campionato, dai 29 anni attuali a 27.
L'obiettivo è quello di creare più entusiasmo per il calcio saudita, sia nello stesso paese che nel mondo. Se si pensa che la media di spettatori nella scorsa stagione è stata di soli 8000, si capisce come al calcio saudita oltre ai soldi serve il tifo. Perché un club senza tifosi non ha niente, anche se in squadra i giocatori vengono pagati milioni all'anno.
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