Una storia surreale di cronaca arriva dalla Russia. In pochi si ricorderanno di Aleksej Bugaev, modesto difensore russo arrivato però anche ad essere convocato per la fase finale di Euro 2004 con la maglia della nazionale del proprio paese. L'ex giocatore tra le altre di Lokomotiv Mosca e Krasnodar, dopo essere sparito dai radar in questi giorni è tornato prepotentemente in auge, ma non per qualcosa di positivo.
L'ormai 43enne ha infatti subito una pesantissima condanna di 9 anni e mezzo di carcere per traffico di droga. Una storia surreale, quella che ha visto coinvolto in prima persona l'ex difensore.
Bugaev dalla nazionale al carcere
Secondo quanto riportato da varie agenzie di stampa russe, Bugaev avrebbe tentato di vendere 500 grammi di metilefedrina, una sostanza usata in passato come medicinale per raffreddore e tosse, e ora trasformata in una vera e propria droga.
La storia raccontata dai media è surreale: l'ex calciatore avrebbe prelevato la massiccia quantità di sostanza dirigendosi poi verso Sochi, probabilmente da un compratore. La polizia però era già sulle sue tracce, e dopo averlo individuato l'ha prontamente tratto in arresto. Il 43enne ha dapprima professato la sua innocenza, ma in sede di processo ha ammesso le sue colpe anche per ottenere uno sconto di pena: secondo la legge russa rischiava una condanna fino a 20 anni.
Era il 2010 quando ha lasciato il calcio giocato: come può cambiare in maniera così drastica la vita di un calciatore capace di giocare anche con la propria nazionale?