Continuano gli interrogatori degli inquirenti alle persone informate sui fatti all'interno di Inter e Milan in merito all'inchiesta ultras. Nel corso di questa settimana è toccato a diversi tesserati dei due club andare dai pm a farsi ascoltare, tra cui Hakan Calhanoglu.
Calhanoglu ammette contatti con gli ultras
Tornato a Milano dopo gli impegni con la Turchia, Hakan Calhanoglu si è presentato di fronte agli inquirenti come persone informata sui fatti. Il turco non è infatti indagato penalmente su quella che è stata chiamata inchiesta Due Curve dalla DDA di Milano. Agli inquirenti Calha ha ammesso di essere stato in contatto con gli ultras dell'Inter, in particolare con Marco Ferdico e Antonio Bellocco.
Il turco ha incontrato gli ultras a titolo personale (Calha specifica che l'Inter gli aveva detto di non farlo) per ringraziare il tifo organizzato per gli aiuti mandati in Turchia dopo il terremoto. Allo stesso tempo ha negato di esser mai andato a cena con loro - come invece si evinceva dalle intercettazioni di Ferdico - e ha anche detto di non sapere di chi si trattasse fino a che non ha visto la notizia della morte di Bellocco (avvenuta a settembre 2023).
Per la Giustizia Sportiva Calha rischia la squalifica
Come riporta la Gazzetta dello Sport, ammettendo di aver incontrato gli ultras (come ha fatto Inzaghi e anche Calabria) Calhanoglu ha infranto l'articolo 25 della Giustizia Sportiva, che vieta contatti con gruppi di tifosi non ufficialmente riconosciuti. La GS ha già aperto un fascicolo sul turco, come sicuramente ha fatto anche con Calabria e Inzaghi, oltre a possibili altri tesserati. Il turco rischia dunque una squalifica, se la Giustizia Sportiva reputa la sua condotta punibile in tale modo.
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