Un'intervista a cuore aperto: Dele Alli si è finalmente liberato di un peso. Anzi, di un macigno. L'ex stella del Tottenham, ora all'Everton e da qualche anno in un periodo di crisi a livello di prestazioni e rendimento, ha raccontato - al podcast The Overlap di Gary Neville - i traumi affrontati durante la sua complicatissima infanzia: molestie, fumo e spaccio di droga. Il tutto, a soli 8 anni di età. Un passato pesantissimo che lo ha portato a essere ricoverato in una clinica specializzata, da cui è uscito il mese scorso.
Dele Alli: "A 11 anni mi hanno appeso a un ponte"
"A sei anni sono stato molestato da un'amica di mia madre. Mia madre era un'alcolizzata. Sono stato mandato in Africa per imparare la disciplina e poi sono stato rimandato indietro. A sette anni ho iniziato a fumare, a otto ho iniziato a spacciare droga. Una persona anziana mi ha detto che non avrebbero fermato un bambino in bicicletta, quindi andavo in giro col mio pallone e sotto tenevo la droga. A undici anni sono stato anche appeso a un ponte da un uomo. Poi a dodici anni sono stato adottato: sono stato adottato da una famiglia fantastica. Non avrei potuto chiedere persone migliori, mi hanno aiutato molto".
"Alcool e sonniferi per intorpidire quello che provavo"
Dopo i primi anni stoardinari al Tottenham, è cominciato il suo declino che lo ha portato inizialmente all'Everton e poi in prestito al Besiktas, in Turchia: "Quando sono tornato ho scoperto di aver bisogno di un'operazione. Ero in un momento molto difficile mentalmente, avevo preso l'abitudine di usare sonniferi o alcool per intorpidire quello che provavo. Non sono l'unico che lo fa, è un problema molto più diffuso di quanto non si creda". Quello è stato il punto di ritorno per Alli, che da quel momento ha deciso di farsi ricoverare in una clinica, da cui è uscito il mese scorso: "Anche se mascheravo quello che sentivo, dentro stavo perdendo la battaglia. Quindi sono andato lì, sono andato lì per sei settimane e l'Everton è stato fantastico. Mi hanno supportato al 100% e gli sarò grato per sempre".
Dele Alli, dopo questa toccante liberazione, ora spera di essersi messo alle spalle un passato complicatissimo. E si augura - così come glielo auguriamo tutti noi - di poter tornare quello di un tempo, anche sui campi da calcio.