Episodio assurdo durante il campionato amatoriale ungherese. Un giocatore entra in campo e punta una pistola contro il guardalinee. Le immagini sono diventate subito virali sui social ed è stata presentata una denuncia. L’atleta, che si è difeso dicendo che aveva in mano un’arma giocattolo, è stato poi squalificato a vita.
Giocatore punta pistola contro guardalinee
Nel mondo del calcio, moltissime decisioni arbitrali vengono criticate. Nella migliore delle ipotesi, gli ufficiali subiscono solo insulti verbali, ma la situazione può anche sfuggire di mano. È ciò che è successo il 6 novembre durante la partita tra le riserve del Pér LSE e il Tényő SE. Durante l’incontro, un giocatore si è improvvisamente alzato dalla panchina del Tényő SE, ha tirato fuori una pistola e l’ha puntata contro il guardalinee. Né l’arbitro né il suo assistente si sono accorti dell’incidente, ma qualcuno ha scattato una foto e l’ha immediatamente condivisa.
L’immagine si è diffusa velocemente sul web. Naturalmente, il caso è arrivato anche alla direzione territorialmente competente della contea di Győr-Moson-Sopron. Questi non hanno voluto commentare la questione, ma la stampa ungherese fa sapere che il comitato di sicurezza dell’organizzazione ha sporto denuncia alla polizia di Győr contro il colpevole e che ha sospeso a vita il giocatore in questione.
Giocatore squalificato a vita
Il calciatore ha provato a difendersi, dicendo che stava solo scherzando e che si trattava di una pistola giocattolo. Il quartier generale della polizia della contea di Győr-Moson-Sopron sta comunque indagando: “Nel caso in questione, il 7 novembre 2022 il dipartimento di polizia di Győr ha avviato un procedimento penale per sospetto reato di molestie. Non siamo in grado di fornire ulteriori informazioni sull’indagine in corso”.
La Federcalcio ungherese non ha commentato. Il portavoce Jeno Sipos ha sottolineato che è il comitato disciplinare della contea a gestire il caso: “Il comitato disciplinare della direzione della contea gestisce il caso sotto la sua giurisdizione all’interno della propria autorità”.
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