C'era una grossa spada di Damocle sulla testa di Albert Gudmundsson, un problema che probabilmente l'ha allontanato da un trasferimento estivo in una big, in Italia o all'estero.
Sul calciatore islandese, passato dal Genoa alla Fiorentina nell'ultima sessione di calciomercato, pendeva infatti una pesante accusa di "cattiva condotta sessuale" in seguito ad una serie di denunce presentate da una ragazza per dei fatti risalenti al 2023. L'attaccante si è sempre dichiarato innocente, e proprio in questi minuti è arrivata la sentenza del Tribunale di Reykjavik.
La sentenza sul caso-Gudmundsson
È finalmente arrivata la notizia che i tifosi della Fiorentina stavano aspettando: il Tribunale di Reykjavík ha assolto Albert Gudmundsson dalle accuse di "cattiva condotta sessuale". L'attaccante islandese era già stato dichiarato innocente in primo grado e ora anche in secondo. La controparte ha tempo fino all'8 novembre prossimo per appellarsi e presentare ricorso, con l'eventuale terzo grado di giudizio che farebbe slittare il processo al 2025.
"Si tratta di un giudizio dettagliato e ben motivato, e anche questo è importante", ha dichiarato a caldo Vilhjálmur H. Vilhjálmsson, l'avvocato di Gudmundsson. "Accogliamo con favore questo risultato". Il legale ha poi anche spiegato che le motivazioni della corte sono lunghe più di venti pagine. Adesso il giocatore della Viola potrà con ogni probabilità anche tornare ad indossare la maglia della propria nazionale.
Pochi minuti fa anche il giocatore ha commentato la sentenza attraverso una storia Instagram: "Innocente! Questa è la chiara conclusione della Corte distrettuale di Reykjavik nella sentenza resa oggi. Pur essendo sempre fiduciosi in un esito positivo del caso, la sentenza arriva con un certo sollievo. È stato un anno difficile, onestamente, e non facile da affrontare mentalmente, ma ho imparato che la mia famiglia e i miei amici sono tutto per me e sarò loro per sempre grato.
Infine, vorrei esprimere che non appoggerò mai alcuna forma di violenza. Come padre di due figli, tra cui una figlia piccola, e con tre sorelle più giovani, spero sinceramente che questo caso non causi alcun danno ad altre donne che sono vere vittime di violenza. Ora posso andare avanti con la mia vita e concentrarmi su ciò che so fare meglio. Con amore, Albert".
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