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Il retroscena sulla madre di Rabiot: "Spiegava a un ds in che ruolo avrebbe giocato il figlio"

L'agente Bruno Satin ha raccontato un retroscena delle discussioni tra Rabiot e l'Atletico Madrid, in cui la madre del giocatore avrebbe tentato di spiegare al ds colchonero dove avrebbe giocato suo figlio.
cronaca19/09/2024 • 10:28
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    Dopo essersi svincolato dalla Juventus a giugno Adrien Rabiot ha passato tutta l'estate in attesa di una squadra che gli portasse i soldi che chiedeva e un posto in Champions League. Arrivati a una decina di giorni dentro settembre, il centrocampista ha firmato per il Marsiglia senza Champions e per meno di quanto gli offrivano club più grandi. L'agente Bruno Satin spiega perché ciò è successo.

    Il paradosso Rabiot

    Ha sorpreso tutti la scelta di Adrien Rabiot di firmare con il Marsiglia. Il centrocampista francese ha giocato tutta l'estate al principe in attesa dell'avventura giusta e ha rifiutato grandi club come il Milan, un ritorno alla Juventus e l'Atletico Madrid. Nessuna di loro infatti offriva gli 8 milioni a stagione che volevano lui e sua madre Veronique.

     

    Morale della favola: è finito al Marsiglia, non gioca la Champions e guadagna 6 milioni l'anno (alla Juve ne prendeva 7, per intenderci). Dunque non si può dire che Rabiot abbia ottenuto ciò che voleva e secondo l'agente Bruno Satin questo è da imputare a sua madre: "Quello che è successo a Rabiot è frutto dell’incompetenza delle persone che lo hanno accompagnato. Viene consigliato dalla mamma e questo dimostra quanto è importante farsi assistere da professionisti perché se fosse stato assistito da un professionista sarebbe nella top 10 europea."

    Il retroscena con il ds dell'Atletico Madrid

    Satin continua svelando un retroscena sulla trattativa tra Rabiot, e dunque sua madre Veronique, e l'Atletico Madrid, che aveva fatto un tentativo serio per il centrocampista. Satin dice: "Ho parlato con il direttore sportivo dell’Atlético Madrid a fine luglio e mi ha detto ‘Ho avuto due conversazioni con la madre e le ho interrotte subito perché mi stava spiegando dove avrebbe giocato suo figlio’. Stanca rapidamente tutti i professionisti, è insopportabile."

     

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Ferrante Ruspoli

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