Il calcio italiano è nuovamente scosso da un episodio di cronaca, ma queste volte il calcioscommesse non c'entra. Ieri mattina in un blitz, le forze dell'ordine hanno arrestato diversi ultras di Curva Nord e Sud legati alla 'ndrangheta. Dalle intercettazioni emergono rapporti col tecnico nerazzurro Simone Inzaghi, con l'ex capitano Skriniar e con il difensore rossonero Calabria.
Le intercettazioni
Dalle carte dell'inchiesta sulle curve emerge che i capi ultras coinvolti hanno avuto rapporti con Inzaghi, Skriniar e Calabria. Quest'ultimo ha incontrato Luca Lucci, capo ultrà milanista in un bar di Cologno Monzese, l’8 febbraio del 2023. Mentre l'ex difensore nerazzurro ha incontrato gli ultras nerazzurri in un bar vicino allo stadio per parlare del mancato rinnovo. Invece Inzaghi è stato protagonista di un lungo scambio col capo ultrà della Nord Marco Ferdico che gli chiedeva altri biglietti (con lo scopo di fare bagarinaggio) per la finale di Coppa Italia e quella di Champions League del 2023. Questo lo scambio:
- Inzaghi: "Allora Marco, leggo il messaggio che la curva non canta a una finale… Io mi sono imbestialito. Non con voi ma con la società. Mancano 4 ore. Cercate di sistemare ‘sta roba perché non esiste";
- Ferdico: "Te la faccio breve, mister. Ci hanno dato mille biglietti e ci siamo fatti due conti. Ne abbiamo bisogno 200 in più per essere tranquilli".
- Inzaghi: "Parlo con Ferri, con Zanetti, con Marotta. Mi attivo e ti dico cosa mi dicono".
Poco tempo dopo Ferdico aveva ricontattato Inzaghi per esortarlo a tirare fuori la "garra".
Secondo il Giornale il tecnico piacentino è quello che rischia di più in questa vicenda:
La posizione peggiore però è sicuramente quella di Simone Inzaghi, l'allenatore sarà quasi sicuramente chiamato a rispondere dei suoi dialoghi acquiescenti con Ferdico, il ras della Curva: l'ipotesi deferimento è tutt'altro che remota.
