A due settimane dall'inizio del campionato, prosegue il cima di protesta contro Claudio Lotito. Situazione estremamente delicata e scandita dalla netta posizione dei tifosi della Lazio, molti dei quali non hanno digerito le ultime mosse della società, a partire dalla scelta di affidare la panchina a Marco Baroni. Un clima di protesta che, nella circostanza, si sarebbe tradotto in una serie di minacce nei confronti del patron biancoceleste, che ha denunciato i fatti, in merito ai quali la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti delegando l'indagine alla Digos.
Minacce a Lotito
"Ma quale presidente, ma quale senatore, sei solo un truffatore", "molti addii, quando il tuo sul necrologio?" recitano alcuni degli striscioni comparsi, nelle ultime settimane, per le strade di Roma. In questa direzione si inserisce la replica di Lotito: "Queste pressioni sono riconducibili a chi vorrebbe farmi vendere la società, che io ho preso piena di debiti e che ora gode di ottima salute.
"Io non mollo"
"Mi sembra di essere tornato al 2015, ai tempi di Diabolik, ma io non mollo. Anche allora si parlava di tifosi, e poi si è visto che in realtà erano ben altro. A volte ricevo talmente tante chiamate, da parte di sconosciuti che mi minacciano, da non riuscire nemmeno a fare una telefonata".
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