Medaglie, foto storiche e abiti indossati in panchina: i beni di Eriksson che si possono comprare all'asta fino al 25 marzo

La famiglia dell'ex tecnico svedese cerca di raccogliere quanto più possibile per coprire i 10 milioni di euro di debiti accumulati
cronaca13/03/2025 • 09:40
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Arrivano notizie drammatiche dalla Svezia sulla vicenda che ha travolto la famiglia di Sven-Göran Eriksson, l’ex allenatore scomparso il 26 agosto dopo una lunga battaglia contro un tumore al pancreas.

Cos'era successo al tecnico

Come vi avevamo anticipato, dopo la sua morte, i figli Lina e Johan hanno ereditato anche tutti i debiti che il padre aveva accumulato negli ultimi anni: una cifra vicina ai 10 milioni di euro. Una situazione sconvolgente che ha costretto gli eredi a intraprendere una dolorosa operazione di vendita di beni e cimeli appartenuti al tecnico, nel tentativo di sanare il debito lasciato dal padre.

Eriksson, pochi mesi prima del suo addio, aveva deciso di compiere un emozionante viaggio d’addio per gli stadi d’Europa, salutando tifosi e amici che aveva incontrato lungo la sua brillante carriera. Purtroppo, oltre alla malattia, si è trovato a fare i conti con un'altra tragedia: essere stato truffato dal consulente finanziario Samir Khan, di cui si era fidato ciecamente. Una truffa che lo aveva portato ad accumulare una cifra impressionante di debiti soprattutto nei confronti del fisco.

Al via l'asta

Per questo la scelta dei figli, costretti a fare cassa per rimettere a posto il tutto. Tra i beni messi all’asta figurano la storica tenuta Bjorkefors Manor a Sunne, nella contea di Varmland, del valore di circa 2 milioni di euro, e numerosi cimeli della sua straordinaria carriera. L’asta, organizzata sul sito specializzato bna.nu, è già online e sarà attiva fino al 25 marzo.

 

I lotti comprendono medaglie celebrative dei suoi trionfi, eleganti abiti Armani indossati ai tempi in cui allenava la nazionale inglese, e persino una medaglia ricevuta dal quotidiano Il Messaggero in occasione dei Mondiali del 1986, quando lo svedese lavorò come commentatore per il giornale.

Ma l’elenco non si ferma qui. Saranno messi all’incanto anche oggetti inediti della sua carriera italiana: una foto insieme a Paulo Roberto Falcao, la medaglia-ricordo della Coppa Italia vinta con la Roma nella stagione ‘85/86, un ritratto della storica vittoria dello Scudetto con la Lazio nel 2000, e una riproduzione in miniatura della Supercoppa di Lega.

Una finale triste e travagliato per un uomo che ha dato tanto al calcio europeo e mondiale, ma che ora lascia ai figli un’eredità gravosa e dolorosa.

 

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Tags :Lazio

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