Quando due squadre si stringono abbracciate intorno al cerchio di centrocampo e nello stadio cala il silenzio rimane solo la commozione per qualcuno che non c'è più. E domenica, prima della sfida della massima serie bulgara tra Arda Kardzhali e Levski Sofia i giocatori hanno osservato il classico minuto in ricordo dell'ex attaccante dei padroni di casa Petko Ganchev, commemorandone la morte.
Peccato però che l'ex giocatore, oltre 100 gol con l'Arda negli anni '70, non fosse morto affatto...
Gli dedicano il minuto di silenzio, ma lui è ancora vivo: "Ho brindato"
Finito il minuto di silenzio la partita ha preso il via in maniera del tutto normale, poi all'intervallo la dirigenza dell'Arda ha ricevuto la notizia che Ganchev era vivo e vegeto, e anzi stava proprio guardando la sua ex squadra alla tv. Essendo però arrivato a casa più tardi del solito non aveva potuto assistere alla sua "commemorazione", con alcuni amici che lo hanno avvertito della surreale scena.
"Ho chiesto a mia moglie di prendere il telefono e di dire a tutti che non ero morto", ha dichiarato l'ex attaccante. "Cosa ho fatto dopo la notizia della mia morte? Mi sono versato un bicchiere e ho brindato alla mia salute!", ha poi ironizzato. Ovviamente il club è stato costretto a scusarsi per l'accaduto, e lo ha fatto via social: "La dirigenza desidera scusarsi con il suo ex giocatore e con i suoi cari dopo aver condiviso false informazioni sulla sua morte. Gli auguriamo molti anni di felicità e buona salute e di continuare a godere del successo di Arda".
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