Mondo del calcio in lutto: è morto Gigi Riva. Leggenda del Cagliari, con cui ha conquistato lo scudetto nel 1970, primo e unico della storia del club, Rombo di Tuono (soprannome coniato per lui da Gianni Brera) si è spento a 79 anni presso l'ospedale Brotzu, nel capoluogo sardo, dove era ricoverato da ieri in seguito a un malore.
Gigi Riva, una vita tra il Cagliari e l'azzurro
Riconosciuto come uno dei migliori attaccanti di sempre, Riva (a cui è stato dedicato un minuto di silenzio, a Riyad, all'inizio del secondo tempo di Napoli-Inter, finale di Supercoppa Italiana) ha contribuito a scrivere la storia del calcio italiano. Una carriera, dedicata al Cagliari (dove ha giocato dal 1963 al 1977) e alla Nazionale, scandita dalla vittoria dello scudetto con i rossoblu nel 1970 e dalla conquista del titolo europeo in azzurro nel 1968. Con la maglia dell'Italia, con cui inoltre ha raggiunto la finale dei Mondiali 1970 (poi persa contro il Brasile), Riva ha realizzato 35 gol in 42 partite, record assoluto di reti in Nazionale. Inoltre, con 208 gol in 378 partite, è il miglior marcatore della storia del Cagliari e condivide, con Maradona, Boninsegna, Meazza e Signori, un altro particolare record: vittoria della classifica cannonieri, nella stessa stagione, sia in campionato che in Coppa Italia.
Dopo il ritiro
Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, nel 1977, è rimasto vicino al Cagliari ricoprendo prima il ruolo di assistente dell'allore tecnico Mario Tiddia, quindi quello di dirigente con funzioni di collegamento tra società e spogliatoio. Ruolo, quello di dirigente, rivestito anche in Nazionale, fino al 2013: a partire dal 1990, viene nominato prima accompagnatore, quindi team manager degli azzurri, seguiti da vicino in quattro Mondiali (tra cui quello vinto nel 2006 in Germania) e cinque Europei. Una perdita enorme per il calcio italiano, che dice addio a una leggenda, a una bandiera, a un'icona totale di questo sport.