Nella giornata di ieri, è arrivata la condanna nei confronti di Dani Alves: 4 anni e 6 mesi di reclusione, inflitti dall'Alta Corte di Barcellona, per violenza sessuale ai danni di una ragazza di 23 anni nei bagni di una discoteca della città catalana. Dopo la sentenza, dimezzata rispetto ai 9 anni chiesti dalla Procura, anche Neymar è finito nella bufera per i 150.000 prestati all'ex compagno di Nazionale per risarcire la famiglia della vittima. Fattore, questo, che ha inciso sullo sconto di pena in quanto, come sostenuto dai Giudici in Tribunale, "esprime una volontà riparatrice".
Neymar nella bufera
La polemica è partita proprio in Brasile, dove il Partito dei Lavoratori ha sferrato un duro attacco a Neymar: "Ha aiutato uno stupratore a ridurre la sua pena. La condanna di Dani Alves è educativa ed esemplare, questo dimostra che la società non tollera più comportamenti sessisti e misogini.
"È assurdo che abbia preso soldi da Neymar"
"È assurdo che abbia preso dei soldi da Neymar - prosegue l'attacco dal Brasile - per pagare un risarcimento e ridurre la pena. Cosa che, tra l'altro, non risolve nulla per la vittima, non cancella la sua sofferenza".