Neymar tira un sospiro di sollievo. I pubblici ministeri spagnoli hanno ritirato tutte le accuse nel processo per frode. L’accusa chiedeva una pena detentiva di due anni e una multa da ben dieci milioni di euro per il brasiliano. Il motivo? Il trasferimento di O Ney dal Santos al Barcellona nel 2013. I pubblici ministeri sostenevano infatti che le cifre dichiarate ai tempi dal Barça fossero più basse di quelle reali. A sorpresa, però, hanno ritirato tutte le accuse contro tutti gli imputati.
Neymar, ritirate tutte le accuse nel processo per frode
Il caso era stato avviato dopo una denuncia del 2015 presentata dalla società di investimento brasiliana DIS, che possedeva il 40% dei diritti su Neymar quando era al Santos. DIS sosteneva di non aver ottenuto la giusta quota sul trasferimento perché le cifre dichiarate dal Barça erano più basse di quelle reali. L’attaccante era passato dal Santos al Barça per 57,1 milioni di euro ma secondo il fisco spagnolo il passaggio sarebbe costato addirittura 107 milioni, bonus compresi.
Proprio per questa ragione, la società di investimento aveva deciso di citare in giudizio Neymar, i suoi genitori, i due club e gli ex presidenti Bartomeu e Rosell, del Barcellona, e Rodrigues, del Santos. DIS sosteneva infatti che Neymar, il Barcellona e il club brasiliano si erano messi d’accordo per mascherare il vero costo dell’accordo.
Le parole del brasiliano durante il processo
Il brasiliano, durante il processo, aveva dichiarato di non aver partecipato alle trattative e che aveva firmato ciò che gli aveva detto suo padre. O Ney aveva spiegato anche perché ha scelto il Barça: “La trattativa è stata portata avanti da mio padre, io non ho partecipato. Ho firmato quello che mi diceva lui. Ho avuto opzioni da molti club, ma il mio sogno fin da bambino è sempre stato quello di giocare per il Barcellona. All’ultimo momento dovevo decidere tra Barça e Real Madrid, e il mio cuore ha scelto il Barcellona”.
L’accusa aveva anche chiesto una pena detentiva di cinque anni per l’ex presidente del Barcellona Sandro Rosell e una multa di 7 milioni di sterline per il Barcellona. Ora, la svolta. Il pubblico ministero in udienza ha chiesto di “ritirare l’accusa contro tutti gli imputati e per tutti i fatti”.