Fernando Morientes, ex centravanti del Real Madrid e della Nazionale Spagnola di calcio, ha rivelato di aver rischiato la vita a causa di un episodio che lo ha messo duramente alla prova.
Cosa è successo al bomber
Ospite del programma Tiempo de Juego, l'ex attaccante spagnolo ha raccontato di essere stato ricoverato per diversi giorni in ospedale, sotto stretta osservazione, dopo un malore improvviso. A causarlo, un problema legato ai frequenti viaggi in aereo, che ha portato a una pericolosa embolia polmonare.
Il primo campanello d’allarme è stato un forte dolore al petto, che si è rivelato l’inizio di una condizione potenzialmente letale. Un’esperienza che Morientes non dimenticherà facilmente e che ha deciso di condividere pubblicamente:
"Mi sono sentito male dopo aver preso tanti voli. In uno di questi, ho iniziato a provare un dolore acuto al petto, proprio sotto lo sterno. Inizialmente pensavo fosse qualcosa di gastrico e non volevo andare in ospedale ma quella notte ho avvertito una sensazione strana e sono andato dal dottore. Hanno iniziato a fare alcune indagini al cuore e inizialmente non hanno trovato nulla, fino a quando non hanno scoperto un versamento nella pleura. Era un’embolia polmonare"
Fuori pericolo dopo le cure dei medici
Morientes ha raccontato di aver vissuto momenti di grande paura a causa dell’embolia, ma di essere riuscito a superare tutto grazie alle cure ricevute durante la degenza in ospedale. Il classe '76 ha spiegato di essersi rimesso in sesto grazie alla terapia dei medici e all’uso dei farmaci prescritti e ci ha tenuto a lanciare anche un messaggio sull’importanza della prevenzione e della cura tempestiva
"Si trattava di un coagulo che si era formato nel mio ginocchio. Il sangue ha iniziato ad addensarsi e, risalendo, è arrivato ai polmoni. Ho trascorso cinque giorni in ospedale, rischiando la vita: è fondamentale che chi viaggia frequentemente sia consapevole di questi rischi. È una buona idea portare con sé l’eparina. In alternativa, consiglio di prendere decisioni più consapevoli e di non viaggiare sempre come ho fatto io"
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