Emergono nuovi dettagli sulla rapina al casolare di Roberto Baggio ad Altavilla Vicentina dove cinque uomini armati hanno aggredito l'ex 10 della Nazionale e la sua famiglia, rubando soldi e preziosi.
I malviventi erano informati
40 minuti di terrore: Baggio rapinato e picchiato in casa. La ricostruzione è da film horror. Ma col passare dei giorni emergono nuovi dettagli. I cinque malviventi che hanno fatto irruzione avevano un accento dell'Est e indossavano passamontagna, tute nere, guanti per non lasciare tracce. Si pensa che dietro ci sia una talpa che aveva informato i malviventi, magari qualcuno che aveva fatto dei lavori in casa o conosceva bene le abitudini della famiglia Baggio compreso il fatto che il sofisticato sistema d'allarme si attivava solo a tarda serata e la porta a quell'ora era aperta. La Procura di Vicenza ha messo sulle tracce dei malviventi i Ros i Ris,
Il giallo dei cimeli
C'è un giallo però che gli investigatori non riescono a capire: i ladri non hanno toccato i cimeli ben in vista nelle teche (dove però non c'era il Pallone d'Oro, custodito in banca). La prima teoria è che non volevano rubare materiale scottante e dunque facilmente rintracciabile. Una seconda teoria è che i ladri non sapevano che la villa fosse di Baggio, ipotesi che però farebbe cadere quella della talpa. Gli investigatori stanno indagando alacremente ma questa cosa resta un mistero. Intanto Baggio dopo la rapina ha raccontato cos'è accaduto.
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