Nelle ultime settimane si è parlato tanto, soprattutto in Inghilterra, dello scandalo che ha portato alla fine del matrimonio di Kyle Walker, difensore del Manchester City e della nazionale inglese. Il terzino per anni per anni ha condotto una doppia vita alle spalle della moglie Annie Kilner,, con l'amante Laury Goodman che alla fine ha confessato alla donna l'annoso tradimento del marito.
E a proposito di confessioni, lo stesso Walker in una lunga intervista rilasciata al Sun, ha sollevato il coperchio sulla sua turbolenta vita privata, assumendosi, forse per la prima volta, tutte le proprie responsabilità.
La confessione di Walker
"Ho fatto delle cose orribili e ho preso decisioni stupide e sciocche". Esordisce così Kyle Walker nella lunga confessione rilasciata sulle colonne del Sun. Il difensore poi prosegue: "Non riesco a pensare o immaginare cosa sta passando Annie. Ho provato a chiederglielo, ma c'è dolore. L'uomo che avrebbe dovuto amarla, prendersi cura di lei ed essere lì per lei. Le mie azioni hanno causato molto dolore a molte persone".
"Mi dispiace perché, come famiglia, questo non dovrebbe accadere. Ci sono stati giorni in questa dura prova in cui volevo solo raggomitolarmi e andare a dormire. L'unico da incolpare sono io. Ho ruoli e responsabilità di cui sono consapevole e ho preso decisioni stupide. Ma io devo ammettere i miei errori, lo devo a tutti".
"Devo scoprire perché l'ho fatto e perché si sono verificate delle situazioni. Sono umano e ho commesso degli errori dentro e fuori dal campo". La situazione e la consapevolezza dei propri errori stava per spingerlo via dall'Inghilterra: "Ho provato a scappare. Volevo lasciare il City? No, certo. Siamo la migliore squadra del mondo in questo momento. Ma era un'opportunità per allontanarmi dall'Inghilterra e dall'attenzione dei media. Guardiola non sapeva cosa stesse succedendo. Non volevo dirglielo perché non volevo che pensasse che non ero lì mentalmente. Non potrò ringraziarlo abbastanza per la comprensione e la fiducia che ha dimostrato in me per quattro anni".