Esistono storie talmente incredibili che spesso si arriva a dubitare fortemente della loro veridicità, ed in questa nuova rubrica Chiamarsi Bomber vuole provare a raccontarle.
Si parte con un surreale racconto che unisce il mondo del calcio a quello della musica, con protagonisti due personaggi che nulla hanno in comune: l'attaccante ancora tesserato con il Milan, ma fuori rosa e sparito dai radar rossoneri Divock Origi, ed il celebre cantante inglese James Blunt. Cos'hanno da spartire questi due? Nulla, se non fosse che l'artista nativo di Tidworth, comune della Contea del Wiltshire, ha "rischiato" seriamente di dover cambiare legalmente il proprio nome in quello del centravanti ex Liverpool. Il motivo? Una banale scommessa...
Quella volta che James Blunt stava per diventare Divock Origi
Era il 2004 quando con la canzone "You're beautiful" contenuta nell'album "Back to Bedlam" James Blunt riuscì ad ottenere un successo planetario, facendo incetta di premi e raggiungendo il primo posto nelle classifiche di tutto il mondo. Da quell'uscita discografica sono passati esattamente 20 anni, e per questa occasione il cantante britannico ha avuto un'idea a dir poco originale: se l'edizione del 20° anniversario dell'album avesse raggiunto la posizione numero uno in classifica, allora avrebbe modificato il suo nome scegliendo quello più votato nei commenti.
"Vuoi rovinarmi la vita?", ha scritto Blunt sul suo account X ufficiale. "Se l'edizione del 20° anniversario del mio album "Back To Bedlam" entra in classifica al numero 1, cambierò legalmente il mio nome - qualunque cosa decidiate voi ragazzi. Commenta questo post qui sotto con suggerimenti per cambiare il mio nome o metti mi piace al commento di qualcun altro per votare. Il commento che riceverà più mi piace su questo post sui miei profili social media l'11 ottobre - quando uscirà l'album - vince. E poi inizia la corsa al numero 1!".
Una scommessa subito accettata da numerosissimi utenti, che hanno iniziato a suggerire al cantante i nomi più disparati. Un nome in particolare ha avuto un grandissimo successo, ottenendo quasi 22mila like (21.842 per la precisione), e quel nome, incredibilmente, era Divock Origi. Tutto pronto per andare in tribunale e passare a malincuore da James a Divock, da Blunt a Origi, da un nome decisamente britannico ad uno molto più esotico. Poi però, il colpo di scena.
L'album di Blunt si è posizionato "solo" al settimo posto in classifica: niente top della chart per il cantante, il quale però, tirando probabilmente un sospiro di sollievo, ha potuto mantenere il proprio nome: "Un grazie in ritardo a tutti coloro che hanno aiutato a tornare a Bedlam al numero 7 delle classifiche. Dopo 20 anni è un risultato sorprendente Sono contento di non aver dovuto cambiare nome - sembra che dovrete sopportare "James Blunt" per altri decenni...", ha scritto con malcelata soddisfazione su Instagram il 50enne pubblicando la foto di quella che sarebbe potuta diventare la sua patente.
E questa è l'assurda storia di quando James Blunt ha veramente "rischiato" di diventare Divock Origi...
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