Ottava puntata di Area Fritta, online ogni giovedì sul canale Youtube di Chiamarsi Bomber in cui Giuseppe Cruciani e Fabrizio Biasin hanno dibattuto sugli argomenti più caldi del momento in un appuntamento che sta ormai diventando classico per tutti gli appassionati di calcio.
In questo episodio assente la "padrona di casa" Giorgia Rossi, ma presenti il giornalista e noto tifoso del Milan Carlo Pellegatti, e anche il collega, supporter della Juventus, Massimo Zampini. Inter, Milan, Roma, Champions League, ma anche temi scottanti come le recenti dichiarazioni dell'arbitro Guida. Tanta carne al fuoco in una puntata, come sempre, elettrizzante.
Il cammino dell'Inter
Inevitabilmente si parte dall'Inter, capolista in Serie A e fresca vincitrice dell'andata dei quarti di Champions League in casa del Bayern Monaco. Cruciani stuzzica subito il milanista Pellegatti, chiedendogli cosa farà se i nerazzurri il 31 maggio dovessero trovarsi a Monaco di Baviera e vincere la finale: "Sarò a Saluzzo", replica il giornalista, raccontando poi dove si trovasse nelle ultime due finali giocate dai "nemici" interisti, quella del Triplete del 2010 e quella del 2023 pensa contro il Manchester City.
Poi si comincia ad affrontare l'argomento in maniera più seria, con Cruciani che esordisce criticando la "schizofrenia" dell'ambiente Inter: "Si è passati dalla depressione dopo il pareggio deludente di Parma all'esaltazione dopo Monaco. Inzaghi è passato da quello che aveva sbagliato le sostituzioni e le valutazioni ad essere il grande stratega". Si passa quindi a commentare le recenti dichiarazioni di Arrigo Sacchi, che ha asserito che l'Inter ha vinto giocando all'italiana, che per lui è una bestemmia calcistica. Il conduttore de La Zanzara non ha gradito queste dichiarazioni: "È una cosa di una falsità spaventosa, con tutto il rispetto. Dire che l'Inter ha giocato all'italiana, all'antica, è una stupidaggine. La costruzione dei gol dell'Inter non ha nulla a che fare col contropiede. Per me il calcio all'italiana comunque è una cosa positiva, per lui è una cosa da buttare".
Alla domanda su quale giocatore prenderebbe dall'Inter, Cruciani non ha alcun dubbio: "Bastoni. Oggi è uno che vale tranquillamente 60/70 milioni. Bastoni è tutto, può giocare paradossalmente anche a centrocampo" (stesso pensiero di Biasin). Il dibattito si sposta su Thuram, che si è recentemente autoproclamato tra i migliori 15 attaccanti al mondo: "Modesto, come la casa che ha preso in affitto a Milano", ironizza il giornalista. "35mila euro di affitto al mese, 400mila euro l'anno, ma uno perché non se la compra una casa se deve pagare così tanto d'affitto? Facesse due calcoli... Avere i soldi non significa doverli buttare nel cesso. Comunque quando l'Inter ha preso Thuram ha parametro zero avevo detto che sarebbe diventato uno dei migliori al mondo, sono convinto ancora di questo". Chiudendo il capitolo Inter: "Per lo Scudetto adesso è Inter 55%, Napoli 45%. Ho alzato l'Inter perché conta tanto il fattore psicologico. Dopo il pareggio dell'Inter il Napoli aveva la possibilità di arrivare a -1 e ha sprecato una specie di match-ball".
Il caos ds Milan
Ovviamente in casa rossonera tiene banco la questione Paratici, vicinissimo a diventare il nuovo ds del club prima dell'ennesimo colpo di scena. Cruciani ha le idee chiare: "Totale dilettantismo della dirigenza del Milan. Incredibile come si possa arrivare sostanzialmente ad annunciare un direttore sportivo dopo l'inizio di questo patetico casting nel bel mezzo della stagione, e fare l'ennesimo pasticcio. Diciamo la verità, Paratici era stato scelto ed è successo qualcosa. Mi rifiuto di pensare che si siano ricordati all'improvviso della scadenza del 20 luglio o di un possibile processo. Quindi o tra di loro già non c'era accordo su Paratici, oppure devo dar ragione a chi dice ci siano state pressioni da parte della Federazione. La situazione è surreale. Lui avrebbe tranquillamente potuto operare, poi le trattative le avrebbero fatte gli altri con le sue direttive. Il nome di Paratici e che la trattativa fosse chiusa sono cose che ha fatto uscire il Milan, adesso i dirigenti dovrebbero dare una spiegazione su quanto è successo. È una telenovela assurda messa in piedi da una società allo sbando".
Due ipotetici posti per la Champions League e ben 6 squadre in lotta per , ecco la torta di Cruciani: "Atalanta 40%, Juventus 30%, Bologna 20%, Lazio e Roma 5% ciascuno. Roma? Non credo nemmeno vedrò il derby domenica. I numeri dicono che Ranieri ha dato una svolta, ma non si può sapere cosa sarebbe successo se fosse stato in panchina fin dall'inizio".
Capitolo Juventus
Si parla di attuale e futuro allenatore della Juventus. Questo il pensiero di Cruciani: "Motta era indifendibile, oggettivamente era impossibile non esonerarlo, nessuno dei giocatori poteva più vederlo, la Juve aveva il timore di crollare nelle ultime giornate. Tudor alla fine l'anno scorso alla Lazio ha fatto un casino, quindi calma con le esaltazioni. Prossimo allenatore? Nei giorni scorsi qualcuno ha sostenuto che nel contratto di Conte ci sia una clausola secondo cui si potrebbe liberare dal contratto con il Napoli, io non ci credo. Che la Juve voglia ingaggiarlo mi sembra abbastanza scontato, ma mi sorprenderebbe perché lo scorso anno hanno avuto l'occasione di prenderlo e non l'hanno fatto, e sono gli stessi dirigenti".
Le dichiarazioni dell'arbitro Guida e il viaggio in Russia di Totti
In settimana hanno fatto discutere molto le dichiarazioni rilasciate dall'arbitro Guida, che ha detto che per la sua incolumità, e quella della sua famiglia, non vorrebbe più dirigere partite del Napoli: "Innanzitutto va letta la dichiarazione in maniera integrale. Le cose di cui parla Guida si riscontrano solo in Sud America, e non nei paesi europei più civilizzati. Io non voglio dire 'Accade solo a Napoli', però purtroppo è così, perché non mi risultano dichiarazioni di arbitri che vivono in altre zone d'Italia che dicano la stessa cosa. Non le ho mai lette. Non mi risultano arbitri del milanese o residenti a Roma che abbiano mai chiesto una cosa simile".
Chiosa finale sul viaggio di Totti in Russia: "Io sono favorevole al fatto che un campione di sport vada a fare business in qualsiasi posto. È andato a prendere dei soldi, non credo sia contro le sanzioni. Le anime belle che dicono 'Non doveva farlo perché non deve prendere soldi sporchi' dicono solo stupidaggini. Lui si è assunto la responsabilità di andare lì, anche con le critiche, e secondo me ha fatto benissimo".
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