L’Inghilterra grazie alla vittoria ottenuta ai tempi supplementari sulla Danimarca ha staccato il pass per la finale di Euro 2020 e raggiungerà così l’Italia di Roberto Mancini a Wembley. La partita, che andrà in scena domenica sera nello storico impianto londinese, potrà essere seguita da 60mila persone, con capacità ridotta rispetto ai 90mila della capienza massima. È già partita la caccia al biglietto, con i bagarini del web scatenati e pronti a vendere i preziosi ticket a peso d’oro…
Biglietti per Italia-Inghilterra
Dopo 55 anni l’Inghilterra tornerà a giocarsi una finale di un grande torneo, e lo farà nella sua casa a Wembley. Di fronte alla Nazionale allenata da Soutghate l’Italia di Mancini, che in pratica si ritroverà a giocare fuori casa una partita che si preannuncia durissima. Saranno 60mila i tifosi presenti nell’impianto londinese, ovviamente già tutto esaurito. Immancabilmente però c’è chi sta provando a guadagnare ingenti cifre grazie al secondary ticketing, che già impazza sul web. I biglietti per Italia-Inghilterra sono in vendita sul web alla spropositata cifra di 50mila sterline…
La Uefa avverte i tifosi
È stato il tabloid Sun a portare alla luce il fenomeno del secondary ticketing per la finale di Euro 2020. Il giornale inglese ha analizzato vari portali web, scoprendo ad esempio che due biglietti di categoria 1 sul sito di rivendita Ticombo costano 40mila sterline, con una commissione di prenotazione di 10mila che spinge il prezzo totale fino a 50mila. Su un altro sito invece, Live Football Tickets, i biglietti vengono venduti ad un massimo di 15.600 sterline, ma con un addebito di ulteriori 4.680 per biglietto per costi di servizio aggiuntivi.
Il regolamento Uefa vieta la rivendita di biglietti delle partite al di sopra del valore nominale, con l’organo di governo del calcio europeo che ha esortato i tifosi a non farsi “ingannare dai bagarini“. La richiesta rimane comunque altissima e di sicuro qualche arrivista del web porterà a casa un bel bottino. “It’s coming home, or it’s coming Rome“, certo, ma a che prezzo?