L'Italia vince e convince nelle due partite di Nations League e si trova a punteggio pieno. Dopo Israele-Italia di ieri sera Spalletti ha voluto mostrare tutta la sua fiducia nel gruppo, chiamando in causa anche chi a questo giro è stato lasciato a casa, come Federico Chiesa.
Spalletti ha in mente un ruolo per Chiesa
L'ex esterno della Juventus è stato lasciato fuori dai convocati dopo l'estate turbolenta e il passaggio al Liverpool. In accordo anche con Spalletti, Chiesa è rimasto in Inghilterra per acclimatarsi alla nuova squadra e al nuovo paese. Ma il CT non ha dimenticato le doti dell'ex Fiorentina e, nonostante il cambio modulo al 3-5-2, ha un posto anche per lui.
Dopo Israele-Italia infatti Spalletti ha parlato anche di Chiesa e ha detto: "Io me lo immagino che possa giocare anche come sottopunta, più libero di andare sulle fasce. Questo 3-5-2 può essere a volte anche con una punta centrale e una punta aperta: non è detto che sia per forza con le due punte centrali. Sempre 3-5-2 è, ma un attaccante sta aperto."
Confermati e bocciati di questa sosta
Come detto, l'Italia ha vinto e convinto nelle partite contro Francia e Israele mostrando un cambio di passo e di mentalità deciso rispetto all'Europeo. Chiavi di questo cambio sono stati il nuovo modulo, più conosciuto da molti dei giocatori titolari, e il ritorno a centrocampo di Tonali, che dà geometrie, dinamismo, muscoli e giocate a Spalletti.
Spalletti ha trovato conferme anche da Dimarco, Bastoni, Calafiori, Raspadori e Frattesi. Hanno poi ripagato le scelte del CT di chiamare in causa Ricci e Kean, che hanno risposto presente. Ancora da rivedere invece l'apporto di Pellegrini, parso un po' spaesato contro la Francia, così come Di Lorenzo. Non benissimo nemmeno Gatti e Bellanova contro Israele.
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