L'Italia è stata eliminata dalla Svizzera a EURO 2024 dopo una bruttissima partita da parte della nostra nazionale e la testa di Spalletti deve cadere per ridare speranza all'ambiente. Il primo nome per sostituirlo è Max Allegri.
Spalletti deve lasciare
L'eliminazione dell'Italia da EURO 2024 agli ottavi di finale non è una sorpresa, anzi ci è andata bene di essere arrivati fino alla fase a eliminazione diretta dopo aver giocato a calcio 70' contro l'Albania e 10' contro la Croazia. Quello che fa male è infatti il modo in cui la nazionale di Spalletti ha giocato, o meglio non ha giocato. I primi segnali di disfunzione c'erano già su quella rimessa laterale di Dimarco, ma la sicurezza di non essere all'altezza è arrivata alla miracolosa sconfitta per 1-0 con la Spagna, mentre la certezza che il problema fosse più in panchina che in campo si è avuta ieri.
Una squadra senza identità, senza voglia, senza cattiveria, ingarbugliata da scelte tattiche discutibili ma soprattutto da una selezione di giocatori non all'altezza. Inconcepibile chiamare giocatori come Bellanova e Folorunsho per fargli fare quel minutino a fine partita, tenendo titolare un Di Lorenzo più pizzaiolo che calciatore, umiliato da chiunque si sia trovato da quella parte, e preferendo Cristante (Cristante!) al centrocampista del Verona o a Frattesi. La stessa cosa si può dire per Mancini, preferito a difensori più solidi come Buongiorno e Gatti, e la mancata titolarità di Zaccagni, l'unico che avesse una mentalità positiva dopo un girone disastroso per tutti tranne che per Donnarumma e Calafiori.
Per non parlare della chiamata di Fagioli, che ha dimostrato ieri, quando finalmente è sceso in campo per più di qualche minuto, di essere fuori ritmo, di sentirsi perso all'interno di un campo da calcio e in grado di completare quello che passerà alla storia come il peggior calcio d'inizio del calcio europeo.
Per questo e molto altro ancora Spalletti deve fare un passo indietro, e se non lo fa lui di sua spontanea volontà deve essere Gravina ad allontanarlo, prima che anche lui saluti. Il calcio italiano è in crisi e chi ne è in cima ci deve mettere la faccia. Perché quando i giocatori ai microfoni dicono che è mancato "un po' tutto" c'è da preoccuparsi.
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