Il 10 aprile 2018 è una delle poche date che a Roma, sponda giallorossa, non verranno mai dimenticate. Non può esser certo paragonata alla vittoria dello scudetto o all’addio al calcio giocato di Francesco Totti, ma indiscutibilmente quel giorno la Roma ha fatto la storia.
Quella notte infatti la squadra di un giovanissimo Eusebio di Francesco elimina il grande Barcellona dei vari Messi, Suarez ed Iniesta in uno stadio Olimpico stracolmo di sostenitori. Nonostante il 4-1 subìto all’andata nell’Inferno chiamato Camp Nou, la Roma non si disunisce e riesce nel miracolo. O meglio nella “Remuntada”, come amano dire proprio in Spagna.
10 aprile 2018, Roma-Barcellona 3-0: il racconto del match
Al fischio d’inizio è ovviamente il Barcellona ad arrivare coi favori del pronostico. All’Olimpico si gioca il ritorno dei quarti di finale della Champions League 2017/18 e i blaugrana hanno un piede e trequarti in semifinale, grazie appunto al 4-1 del primo atto. Messi, Suarez, Iniesta, Piqué e compagnia ne hanno viste di ogni e sono estremamente abituati a questo tipo di partite; discorso molto diverso invece per i giocatori giallorossi, basti pensare che un certo Patrick Schick esordisce proprio quella sera (peraltro da titolare) nella competizione dalle grandi orecchie.
Pronti via però e la Roma, senza paura, passa subito in vantaggio: lancio di De Rossi per Dzeko, che davanti a Ter Stegen controlla e non sbaglia. L’Olimpico quindi si scalda subito ed inizia a trascinare letteralmente i propri beniamini. Ancora scosso il Barcellona non riesce a reagire e proprio Schick va vicino al raddoppio; la pressione dei padroni di casa cresce, i quali per l’occasione si sono schierati eccezionalmente con la difesa a 3. Termina però solo 1-0 il primo tempo, con entrambe le squadre che tutto sommato entrano negli spogliatoi soddisfatte.
La formazione di Valverde è infatti convinta di rimettere subito in piedi la gara e di sedare i tentativi di rimonta romana, ma i padroni di casa hanno tutt’altre intenzioni. Il Barça non ha ancora fatto i conti con il cuore di Roma. E per l’appunto, attorno all’ora di gioco, Pique strattona per la maglia Dzeko in area di rigore e lo trascina a terra: è calcio di rigore per l’arbitro. Sul dischetto si presenta Daniele De Rossi, il capitano, leader che non conosce la parola ‘pressione’: la sua realizzazione è perfetta ad incrociare ed è 2-0.
L’Olimpico è una bolgia! Il Barcellona trema e Messi è l’unico che tenta di inventare qualcosa, ma Alisson risponde presente. All’82’ poi si consuma l’incredibile “Remuntada”: colpi di testa in anticipo perfetto da parte di Manolas sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto dalla destra. Gli spagnoli sono increduli, i romani invece ebbri di gioia. Giocatori, staff e tifosi compresi.
Negli ultimi istanti i padroni di casa tengono il risultato e completano il miracolo: la Roma vince 3-0 contro il Barcellona e lo elimina dalla Champions League in virtù della (vecchia) regola dei gol in trasferta. La squadra di Di Francesco si guadagna meritatamente la semifinale contro il Liverpool di Klopp, mentre quella data sancisce l’inizio della fine di quel Barcellona – post Guardiola e Luis Enrique.
Che storica “Remuntada” all’Olimpico!
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