Ci sono partite che ti fanno entrare nell'Olimpo, super match che per un motivo o per l'altro ti fanno dire "ci siamo anche noi!". Questa è probabilmente una di quelle per la Roma di quegli anni, una squadra capace di giocare bene nel collettivo, in grado di saper soffrire insieme al proprio allenatore e di sapersi accendere con i colpi dei propri campioni.
Guidati da Spalletti infatti, i giallorossi si presentano allo Stade de Gerland di Lione per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League decisamente non come i favoriti. Un paio di settimane prima le due squadre avevano pareggiato senza reti all'Olimpico, quindi ai francesi sarebbe bastato un successo davanti ai propri tifosi per passare il turno.
Inutile dire che le cose andarono diversamente.
Lione-Roma 0-2, il racconto del match
Il Lione parte meglio e subito dimostra la qualità e la personalità presente a centrocampo quella sera. Juninho riceve palla sul centro-sinistra, si accentra e lascia andare un destro potente ma centrale; Doni respinge in maniera goffa e Mexes riesce a liberare. La Roma si spaventa, ma reagisce subito: calcio d'angolo battuto sul secondo palo dove Totti fa da sponda di testa per De Rossi, il quale sempre di testa incorna in rete. Per l'arbitro però è clamorosamente tutto da annullare: c'è una spinta ai danni dei francesi. Da parte di chi, non si sa.
Per fortuna della squadra di Spalletti però, il risultato cambia ugualmente pochi minuti dopo. Lancio lungo di Chivu dalla difesa per Tonetto che si libera sulla corsia di sinistra e arriva sul fondo, da cui mette in mezzo un pallone al bacio per Totti che si fa trovare all'interno dell'area di rigore: il capitano deve solo spingerla dentro di testa ed è 0-1. Stavolta è tutto buono ed esultanza col pollice in bocca!
Il Lione è pericoloso ad ogni calcio piazzato, ma nel finale di primo tempo si riversa eccessivamente in avanti e si dimentica di difendere. Taddei riparte sulla destra e appoggia per Cassetti, il quale cambia tutto di prima col destro a trovare Mancini sulla sinistra che può puntare Reveillere. Non lo salta, lo ubriaca! Ci sarebbe un 2 contro 2 con Perrotta, ma il brasiliano va da solo e sfodera una serie infinita di doppi passi, si libera sul sinistro e trova l'incrocio dei pali con un mancino secco e preciso. Battuto ancora Coupet e Roma in vantaggio di 2 reti.
Al rientro dall'intervallo gli ospiti sanno di doversi difendere nella speranza che il tempo passi più in fretta possibile. E così fanno.
Il neoentrato Wiltord trova un varco, ma con la punta del piede destro non riesce a superare Doni che esce a valanga. Ancora Juninho col destro da ottima posizione, ma il portiere della Roma è attentissimo e allunga in angolo. I giallorossi si salvano in ogni occasione, è letteralmente un assedio: ci prova dal limite dell'area Kallstrom di potenza col sinistro, ma Doni vola come SuperMan e fa suo il pallone.
Govou e Malouda ci prova in ogni modo, ma la difesa italiana regge alla grande. Nemmeno Fred di testa trova il varco giusto.
Il triplice fischio dell'arbitro sancisce una grande vittoria della Roma, che espugna lo Stade de Gerland ed accede ai quarti di finale di Champions League!
Chiamarsi Bomber è ora su Whatsapp, iscriviti subito al canale! CLICCA QUI!
