Il calcio è davvero lo sport più pazzo del mondo!
Sì perché nessuno poteva immaginare cosa sarebbe accaduto in quel famoso 7 aprile 2004 allo Stadio Riazor di La Coruna. Non in quel contesto almeno. Perché in campo c’era il Milan di Ancelotti campione d’Europa, perché si giocava il ritorno dei quarti di finale di Champions League e perché di fronte c’era un Deportivo temibile ma tutt’altro che insuperabile. Ma soprattutto, perché un paio di settimane prima la gara d’andata a San Siro era terminata con un netto 4-1.
Sarebbe dovuta essere una pura e semplice formalità secondo qualcuno. Il Depor aveva già fatto il colpaccio agli ottavi di finale eliminando la Juventus ma ora si sarebbe fermato contro il grande Milan, che l’anno prima aveva vinto la finale a Manchester ai calci di rigore proprio contro la Vecchia Signora di Lippi. E invece è successo l’impossibile in quel cantino infernale chiamato Riazor che questa volta è stato fatale proprio al Diavolo.
Deportivo La Coruna-Milan 4-0, il racconto del match
Al Deportivo serve vincere con 4 gol di scarto per passare il turno, oppure imporsi per 3-0 ma senza appunto subire gol. La rete realizzata da Pandiani a San Siro nei primi minuti della gara d’andata mantiene infatti accese le speranze degli spagnoli, che però sanno benissimo di essere nettamente inferiori sulla carta e di non avere dalla propria parte i favori del pronostico.
I galiziani però hanno qualcosa di diverso nel sangue. Sono famosi per questo. E il Milan sta per scoprirlo.
Pronti via e Pandiani ha già portato avanti i suoi dopo appena 5 minuti: l’attaccante riceve palla spalle alla porta, si gira e in una frazione di secondo lascia andare un sinistro precisissimo su cui Dida non può nulla. I rossoneri però sembrano proprio non esser entrati in campo – e stiamo parlando di campioni del calibro di Cafù, Maldini, Nesta, Gattuso, Seedorf, Pirlo, Kakà, Shevchenko – e Victor va vicinissimo al raddoppio colpendo l’incrocio dei pali. Il 2-0 è però solo rimandato: Luque mette in mezzo dalla sinistra e trova tutto solo in area piccola Valeron, che non deve fare altro che spingere in porta di testa.
Ora il Milan ha paura. La squadra Ancelotti non si capacita di quanto sta accadendo e sa perfettamente che il discorso qualificazione è in bilico. Servirebbe l’intervallo per ritrovare le idee, ma il Deportivo è di tutt’altra intenzione. Al 44’ ancora una magia di Luque, che se ne va via a Cafu sulla sinistra e fulmina Dida dotto l’incrocio dei pali. È 3-0 al termine del primo tempo!
Ancora scosso, il Milan esce dagli spogliatoi inconsapevole di quello che sarebbe successo nella seconda frazione. A questo punto il risultato premia gli spagnoli, che in teoria dovrebbero abbassarsi a difendere. Il Riazor però spinge i propri beniamini alla carica, il clima è un Inferno che ribolle e il Diavolo incredibilmente soccombe.
Ancelotti mette dentro Serginho, Inzaghi e Rui Costa per cambiare le cose, ma è una serata storta per tutto l’attacco rossonero. I padroni di casa non faticano a contenere gli attacchi dei campioni d’Europa in carica e al 76’ arriva il gol che chiude il match: sinistro dal limite di Fran dopo aver superato Gattuso, la deviazione di Cafù rende imprendibile il tiro a Dida. È 4-0! È una rimonta clamorosa completata!
Il Milan viene eliminato dalla Champions League, il Deportivo La Coruna accede invece alla semifinale – dove avrebbe poi incontrato il Porto di José Mourinho, futuro campione. È una delle notti europee più brutte nella storia rossonera, e di conseguenza una delle più belle per il popolo galiziano.
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