Biasin ad AREA FRITTA: "Giuntoli si è giocato malissimo questi 2 anni, Tudor porterà 'juventinità'. Vi dico quando rinnoverà Inzaghi"

Nella sesta puntata di Area Fritta, il vodcast di Chiamarsi Bomber in collaborazione con Lottomatica Sport, il giornalista Fabrizio Biasin ha parlato del cambio in panchina nella Juventus, di Milan e tanto altro
rubriche27/03/2025 • 13:11
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Il giornalista e tifoso nerazzurro Fabrizio Biasin ha parlato di vari argomenti nel quinto episodio del vodcast Area Fritta, online ogni giovedì sul canale Youtube di Chiamarsi Bomber. Primo tema trattato nella puntata, e non poteva essere altrimenti, l'esonero di Thiago Motta, sostituito da Igor Tudor. Milan, Inter e Nazionale gli altri argomenti discussi, con la presenza speciale anche del giornalista e noto tifoso rossonero Carlo Pellegatti.

La vicenda del momento: Thiago Motta esonerato

Sul licenziamento di Thiago Motta da parte della Juventus Biasin ha un punto di vista molto chiaro: "Si parte dalla scelta di Giuntoli. Quando la Juve sceglie Giuntoli nessuno alza la mano dicendo 'Ma che state facendo?', l'unico forse era De Laurentiis, che asseriva che al Napoli faceva tutto lui. Tutti pensavamo la Juventus avesse puntato su un cavallo di razza, un vincente. La verità è che si è giocato malissimo questi due anni, tra situazioni extra-campo, in cui forse ha anche operato bene, e situazioni di campo disastrose. Investimenti per centinaia di milioni su giocatori su cui nemmeno si è trattato ma per i quali è stato pagato il prezzo dettato dai competitors. Koopmeiners, richiesta 60 milioni, dopo 40 giorni è stato pagato 60 milioni. Nico Gonzalez è stato pagato 33+5, Douglas Luiz tra una cosa e l'altra è costato 50. Tutto questo peserà sul giudizio di Giuntoli, che al momento è al suo posto, ma chissà cosa succederà... L'esonero di Motta? Una cosa mi ha colpito, che quando è andato via nessuno ha alzato la mano e l'ha salutato. Si parla tanto di quello che ha fatto in entrata ma secondo me il vero problema di Giuntoli è quello che ha fatto in uscita. ".

 

Sulla scelta di Tudor: "Secondo me lui ha fatto molto bene ad accettare questo tipo di situazione che altri non hanno invece accettato. intanto si trova a casa sua, stiamo parlando di un uomo che da giocatore che ha fatto a modo suo la storia della Juventus, e poi è un allenatore che porta qualcosa che è mancato tantissimo nell'ultimo anno, la juventinità (cosa a cui invece non crede Cruciani), qualcosa che prescinde gli schemi ed il gioco. Comunque se vincesse 9 partite non si può cacciare, chi lo farebbe?".

Situazione di casa Milan

Il club rossonero vive ancora un periodo di incertezza, tra l'assenza di Ibrahimovic e i presunti casting di Furlani per la scelta del nuovo direttore sportivo. Biasin incalza Pellegatti per sapere qualche anteprima riguardo il ds e l'allenatore che verranno, ma senza successo. Il giornalista chiede poi al collega di fede rossonera se in questa nebbia a livello societario-dirigenziale che attanaglia il Milan se si intraveda all'orizzonte una luce, e Pellegatti su questo è chiaro: "Le prossime settimane saranno decisive, se si arriverà ad una catena con amministratore delegato, un direttore sportivo di valore e un allenatore di personalità si potrà cominciare ad andare verso quella strada auspicata da tutti". Biasin non ha dubbi: "Se al Milan non sapessero che prima devono prendere un direttore sportivo e poi scegliere l'allenatore sarebbe molto grave".

Capitolo Nazionale

Si viene da 10 giorni di Nazionale, con l'eliminazione dell'Italia ai quarti di Nations League ad opera della Germania. Un'eliminazione che ha anche di fatto decretato il girone degli Azzurri verso il Mondiale 2026, con l'ostacolo Norvegia. Biasin teme la formazione scandinava: "È una squadra che non ha soltanto Haaland, e c'è da considerare che ha già giocato le prime due partite ed è a quota 6 punti, mentre l'Italia è a 0 e giocherà la prossima gara proprio in Norvegia. È già uno spareggio perché comunque devi andar lì e fare risultato, magari non vincere ma quantomeno devi pareggiare. Poi non riesco a togliermi dalla testa il primo tempo contro la Germania, agghiacciante sotto tutti i punti di vista, sono successe delle cose veramente brutte".

 

Per il giornalista la squadra di Spalletti può dire la sua: "Il livello dei giocatori non è così basso, forse nei 22 ma negli 11-12-13 abbiamo il portiere del Psg, anche se ha combinato qualcosa di allucinante che resterà nella storia; in difesa c'è il miglior 'braccetto' sinistro al mondo, Bastoni, Buongiorno che è fortissimo, Calafiori che è un gran giocatore; Barella è uno dei migliori centrocampisti in Europa, Tonali è un grande centrocampista, e potrei andare avanti. Non dico che dovrai andare a vincere il Mondiale, se mai ci arriveremo, ma dico che la Nazionale deve serenamente affrontare la Norvegia, senza paura".

Inzaghi e il rinnovo

parlando dell'Inter si parte dalle assenze del Bayern Monaco per la doppia sfida dei quarti di finale di Champions League contro i nerazzurri. Biasin non crede sarà un grande vantaggio: "Mai pensare che una partita possa diventare più semplice perché mancano due giocatori, seppur importanti. Quello è il momento in cui tu caschi nel tranello. Per il Bayern è sicuramente un bel colpo, l'Inter nel frattempo ha perso Dumfries, forse il giocatore nerazzurro più in forma. Sarà una doppia sfida molto equilibrata, se la settimana scorsa dicevo 60-40 per il Bayern, adesso, a fronte di questi infortuni, dico 50 e 50. Inzaghi? Per quello che ha fatto, anche a livello economico dato che ha portato 280 milioni di risultati di campo, bisognerebbe rinnovargli il contratto, è un dovere. Io credo che il rinnovo arriverà tra la fine del campionato e l'inizio del Mondiale per Club". 

 

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