Giornalista e tifoso nerazzurro, Fabrizio Biasin ha parlato di vari argomenti nell'esplosivo vodacast Area Fritta, online ogni giovedì sul canale Youtube di Chiamarsi Bomber. Il giornalista ha cominciato parlando della Juventus.
Le colpe di Giuntoli
"Dimmi tu qual è una cosa positiva nella gestione di Cristiano Giuntoli alla Juventus? - chiede ironicamente Biasin a Cruciani - Perché è vero che l'allenatore sta sbagliando e ha sbagliato tanto perché ci sono giocatori che hanno giocato in 50 ruoli perché non ci sono certezze neanche fuori dal campo a livello di comunicazione. È anche vero che stiamo parlando di una società che comunque ha investito tanti milioni, qualcuno dice 200, magari non sono 200, magari saranno 100, magari sono 150, non lo so. Ma ha ammassato giocatori senza però costruire una squadra perché la Juventus non è squadra in questo momento. Appena prende gol crolla il castello, non c'è un leader nonostante i tanti soldi spesi.
Sicuramente Motta ha le sue responsabilità ma penso che anche Giuntoli sia attenzionato dalla società. Ricordo che ha speso 50 mln per un giocatore come Douglas Luiz che non abbiamo mai visto, 60 mln per Koopmeiners accontentando le richieste iniziali dell'Atalanta, 38 mln per Nico Gonzalez che ha uno storico infortuni importante, questo significa che ha investito male una montagna di denaro. Quindi ok che Thiago Motta si è giocato male la sua chance alla Juve, però anche un dirigente importante e scafato come Giuntoli ha fatto un disastro. Se Koopmeiners ha fatto bene all'Atalanta e con la nazionale olandese e ora corre in campo come un pazzo senza costrutto, evidentemente non è messo a suo agio. Se la Juve lo mettesse sul mercato a una cifra inferiore ai 60 mln io lo prenderei".
Le colpe di Thiago Motta
Biasin ne ha anche per il tecnico italo-brasiliano: "Fosse stato per Giuntoli avrebbe già mandato via Motta ma dall'alto, chi caccia il grano, ha congelato tutto. È evidente che la stagione sia disastrosa e mi fa sorridere chi dice che la squadra era partita per arrivare quarta. Non è vero! Perché la Juve per definizione gioca sempre per provare a vincere lo scudetto. Ora devi salvare il salvabile cercando di preservare il quarto posto perché significa far entrare almeno 50 mln. Il problema è che la Juve deve combattere con altre 4 squadre. A inizio stagione tutti i top club si danno gli obiettivi minimi: in Champions dovevi arrivare almeno agli ottavi e sei stato eliminato, in Coppa Italia non è concepibile uscire con l'Empoli e in campionato devi arrivare almeno quarto e sei a rischio. Comunque vada la stagione sarà negativa. Al netto di tutto, anche l'atteggiamento di Motta mi fa capire che è da un'altra parte. Problema di empatia con lo spogliatoio? Manco a Bologna aveva empatizzato con la squadra ma quando punti su di lui sai che è fatto così, conosci pregi e difetti. Io continuo a pensare che sia un bravo allenatore ma non capisco perché continua a perseverare con alcune scelte tattiche disastrose".
Sfida scudetto
Nonostante la vittoria dei nerazzurri nello scontro diretto, il giornalista di Libero pensa che le altre siano in vantaggio: "In un campionato così particolare dove tutte le squadre sono altalenanti, nulla è ancora deciso. Il calendario permette all'Atalanta di sperare ancora nello scudetto, anche perché l'Inter, rispetto anche al Napoli, gioca il doppio nelle partite. Ricordiamoci che al rientro dalla sosta giocherà contro l'Udinese senza Dumfries, Bastoni e molto probabilmente senza Lautaro che si è infortunato proprio a Bergamo".
Poi aggiunge: "La partita di Bergamo dimostra che se l'Inter non avesse impegni europei avrebbe un vantaggio maggiore sulla seconda. Inzaghi è sempre troppo criticato dalla stampa italiana, se non avesse vinto contro l'Atalanta sarebbero partite le polemiche sui giornali. Il rinnovo arriverà per motivi poco romantici, semplicemente perché col 66.67% di vittorie ha portato quasi 200 mln di euro nelle casse societarie. Io glielo farei subito, a prescindere dai risultati, ma probabilmente arriverà poco prima del Mondiale per club. Anche perché se non lo rinnovi subito, se lo prendono in Inghilterra".
Biasin non vuole sentir parlare di ridimensionamento estivo: "Ma no, Marotta, Ausilio e Baccin l'estate scorsa hanno confermato il blocco dei senatori consapevoli che la prossima estate avrebbero dovuto cambiare moltissimo per ringiovanire la rosa e abbassare il monte ingaggi, ma questo a prescindere da Oaktree. Il problema non è prendere giocatori giovani, ma è prendere giocatori bravi: ci sono 20enni che sono fenomeni e 20enni che hanno bisogno di 5 anni per emergere. La differenza è tra prendere giovani che costano 4mila Lire e quelli che costano 20 mln".
Il Milan che verrà
Biasin parla anche del famoso "casting rossonero": Questo dimostra che la dirigenza del Milan ha scelto di fare un passo indietro rispetto all'estate scorsa e fare le cose con semplicità scegliendo un ds che faccia il ds e un allenatore bravo dandogli la possibilità di lavorare bene. Entrambe le figure devono essere italiane: scegliendo Allegri e Paratici e ricreando una soluzione verticale, il Milan può tornare a fare belle cose come in passato. Se si continua con una gestione orizzontale non si va da nessuna parte".
La Nations League
Chiosa finale sulla sosta nazionali: "La Nations League è un gatto nero che attraversa il campionato perché rischia di alterare la stagione a due mesi dalla fine Se succede qualcosa ai giocatori delle squadre che lottano per i piani alti chi ne risponde? I club, che cacciano i soldi, rischiano per queste partite inutili. Persino una grande partita come Italia Germania viene sminuita da questa competizione".
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