Cruciani ad AREA FRITTA: "I sostenitori di Motta sono stati smerd***! Allegri? Per me è un semidio"

Quarta puntata di Area Fritta, il vodcast di Chiamarsi Bomber e Lottomatica Sport, con Giuseppe Cruciani e gli altri ospiti a discutere dei temi più caldi del calcio italiano
rubriche20/03/2025 • 14:23
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T. Koopmeiners
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Stagione 2024/2025

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3

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Quinta puntata di Area Fritta, online ogni giovedì sul canale Youtube di Chiamarsi Bomber in cui gli ospiti in studio Giorgia Rossi, Giuseppe Cruciani, Davide Bernardi e Fabrizio Biasin hanno dibattuto sugli argomenti più caldi del momento in un appuntamento che sta ormai diventando classico per tutti gli appassionati di calcio.

 

Juventus, Inter, Milan, Napoli, ma anche Lazio e Nazionale e tanta altra carne al fuoco in questo episodio, con gli argomenti trattati sempre con spirito critico, ironia e non senza qualche vena polemica. Cruciani, sulla falsariga delle altre puntate, punta il dito contro Thiago Motta per la crisi bianconera, elogiando invece Inzaghi e ribadendo la mancanza di punti di riferimento societari nel Milan.

L'ennesima disfatta della Juventus

Dopo lo 0-4 contro l'Atalanta è arrivato il secco 3-0 in casa della Fiorentina, ma secondo Cruciani per Thiago Motta la prossima partita non sarà decisiva: "Non credo che si giocherà la panchina alla prossima, ma vorrei chiedervi subito una cosa forte, cosa c'è di positivo nella stagione di Motta? Una cosa positiva... Un disastro generale, due eliminazioni nelle coppe con squadre ignominiose, una squadra confusa, non c'è una giocatore che con lui sia migliorato e quelli che ha fatto comprare si sono rivelati dei bidoni, poi con loro non ha nemmeno dialogo. Chi odiava Allegri dice ancora che bisogna dargli del tempo...".

 

"Il peggior acquisto della Juve? Douglas Luiz non lo abbiamo mai visto, quindi penso sia stato sicuramente Koopmeiners, soprattutto per le aspettative. Era atteso come una specie di messia, soprattutto dopo la grande stagione con l'Atalanta, e invece è irriconoscibile, qualcuno ha detto che sembra il cugino... La responsabilità di tutto questo è di Giuntoli e Motta. Il loro destino è legato anche se i rumors dicono che i due abbiano litigato ed il loro legame non sia più così stretto. Forse Giuntoli si sta preparando il terreno in vista del giudizio finale della proprietà e vuole slegarsi dall'allenatore. Ma io sono certo che al di là di qualche piccolo alibi come l'infortunio di Bremer, se Motta non fosse stato scelto da Giuntoli e non fosse così legato a doppio filo a lui sarebbe già stato cacciato, soprattutto dopo due sconfitte così pesanti e quelle brutte figure nelle coppe. Non credo sia una questione economica, so che la società pensa di poter arrivare al quarto posto e questo farebbe una bella differenza, come passare dall'inferno al paradiso".

 

Chiusura con l'ennesima stoccata all'allenatore bianconero: "Credo che nel calcio esistano le categorie. Ci sono allenatori che sono bravi perché vincono, e altri che vengono considerati nonostante non abbiano vinto nulla, e Thiago Motta fa parte di questa seconda categoria. Viene considerato bravo dai fissati con il gioco, senza alcun fondamento. Ha allenato poco, al Genoa è stato cacciato e allo Spezia ha rischiato, e c'è chi lo ha considerato un genio capace di rivoluzionare il gioco, di giocare come l'Olanda, di far strabuzzare gli occhi. Questi sono stati smerdati. Allegri? Io lo considero una specie di semidio. Parlare di calcio con lui è come parlare di calcio con qualcuno che sa dirti delle cose straordinarie. lo reputo un monumento da preservare. Mi fa arrabbiare chi lo considerava uno da cacciare perché faceva giocar male la Juventus. Ci hanno tutti detto per 3 anni che era il male del club, e che sarebbe arrivato al suo posto un allenatore che avrebbe fatto giocare la squadra come il Sassuolo di De Zerbi. Questa era la visione che ci hanno proposto, visione crollata di fronte al fatto che Motta non si è rivelato un genio, ma solo uno che non è in grado di parlare con i propri giocatori".

Capitolo Inter

Si passa a parlare della capolista reduce dalla vittoria contro l'Atalanta, e subito Cruciani aggiorna la sua "torta" scudetto: "45% Napoli, per il calendario, 35% Inter e 20% Atalanta. Sono l'unico a dare ancora un vantaggio al Napoli". Poi si passa al campo: "La partita con l'Udinese è più difficile della partita di Bergamo - spiega il giornalista - perché l'Inter non può fare passi falsi visto il calendario che ha. Quando si è in lotta per lo scudetto paradossalmente sono più difficili questo tipo di partite, l'Udinese non ha nulla da perdere. Inzaghi? Ho fatto uno straordinario viaggio Milano-Roma imbattendomi casualmente in lui con la sua famiglia. Una persona squisita, e dopo un amichevole colloquio mi sono convinto che è giusto rinnovargli il contratto, come avevo già detto, la società dovrebbe farlo al più presto e lui potrebbe diventare il Ferguson dell'Inter. È un allenatore molto ambizioso e spero questa entità sovrannaturale che è Oaktree si adegui a questa ambizione. Ma che succede in caso di 'zeru tituli'? Se il Napoli vince lo scudetto e il Milan la Coppa Italia e l'Inter non vince la Champions sarebbe una stagione vincente? Secondo me dovrebbe comunque rimanere". Infine, parlando a Biasin: "Tu hai le carte in regola per diventare il dirigente di una squadra".

Napoli e Milan

Cruciani parte da una recente frase di un giornalista: "Ho sentito dire che se Inter e Napoli avessero giocato lo stesso numero di partite in stagione i nerazzurri avrebbero 10 punti di vantaggio. Io la reputo una stronzata questa cosa, non sono d'accordo. E te lo dimostra la situazione del Napoli, che pur avendo un solo impegno nelle ultime 6-7 partite ha arrancato. Quella che i partenopei hanno una rosa non all'altezza di quella dell'Inter è una leggenda".

 

La situazione in casa Milan è invece molto confusionaria, e Cruciani lo aveva già ribadito nelle precedenti puntate del vodcast. E non ha cambiato idea, puntando ancora una volta il dito contro la società: "Il problema principale del Milan è certamente la società, il primo male è sicuramente quello. Ritengo incredibile che ci sia questa sorte di casting per scegliere il direttore sportivo alla fine di marzo, in piena stagione. Lo trovo aberrante dal punto di vista dell'immagine, non fa onore al club. Era una cosa che andava fatta ad inizio anno. È la dimostrazione del disastro totale rossonero. E aggiungo una cosa, secondo me Conceicao se vincesse la Coppa Italia e si qualificasse in Champions League meriterebbe la conferma".

Nazionale e Nations League

Il pensiero di Cruciani sulla Nations League è decisamente chiaro: "È una follia che il sistema calcio possa ancora consentire questo torneo. È una cosa senza senso, nessuno si entusiasmerà mai per una vittoria della Nations League, nessuno scenderà in piazza ad esultare. È una perdita di tempo assurda, ridicola. Ma anche le qualificazioni sono fuori dal mondo, c'è un sistema cervellotico di qualificazione a Mondiali ed Europei che chiunque sarebbe in grado di pensarlo in maniera più degna e semplice". 

Coreografia Fiorentina contro la Juve  e situazione Lazio

Si chiude con due temi di attualità: la coreografia della Fiorentina in occasione della partita contro la Juventus ed il confronto tra i tifosi della Lazio e Baroni e la squadra dopo la disfatta di Bologna. Sul primo tema Cruciani ha le idee chiare: "Io non sono d'accordo con la multa, ma non perché penso che gridare Juve m**** sia una cosa da fare, però ci troviamo di fronte ogni domenica a cose di questo tipo. Non vedo la differenza tra un coro Inter m****, Milan m**** o Juve m**** e una scritta. Anzi quella scritta è anche straordinariamente creativa. E comunque se si ha paura delle parolacce non bisogna portare i bambini allo stadio". Sulle "scuse" di Baroni ai tifosi dopo i 5 gol rimediati a Bologna invece: "Non mi è piaciuta quella scena. Dopo una sconfitta del genere i giocatori ed il tecnico si sono sentiti in dovere di dare delle spiegazioni ai tifosi presenti. Spiegazioni inutili perché non bisogna darne per un sconfitta. Per cui brutta scena. La cosa assurda sono le critiche fatte in questi giorni alla Lazio, se qualcuno avesse detto a settembre che oggi sarebbe stata a due punti dalla Champions e ai quarti di Europa League lo avrebbero preso per matto".

 

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