Sesta puntata di Area Fritta, online ogni giovedì sul canale Youtube di Chiamarsi Bomber in cui gli ospiti in studio Giorgia Rossi, Giuseppe Cruciani, Davide Bernardi e Fabrizio Biasin hanno dibattuto sugli argomenti più caldi del momento in un appuntamento che sta ormai diventando classico per tutti gli appassionati di calcio.
In questo episodio in studio anche il giornalista e noto tifoso del Milan Carlo Pellegatti, con cui i padroni di casa hanno approfondito le vicende relative al club rossonero. Juventus, con l'esonero di Thiago Motta e l'arrivo di Igor Tudor, Nazionale e futuro di Gasperini gli altri argomenti trattati, con il solito spirito critico e la consueta ironia.
Il tema della settimana: l'esonero di Thiago Motta
Era ormai quasi inevitabile, e alla fine l'esonero di Thiago Motta dalla Juventus è arrivato davvero. Al suo posto in bianconero Igor Tudor, con il ruolo, al momento, di traghettatore fino al termine della stagione. Questo il pensiero di Giuseppe Cruciani sull'argomento: "Inizio dall'alto, ossia dal signor Giuntoli, che ha litigato con entrambi gli allenatori che ha avuto alla Juventus. Sarà un caso? Secondo me no. Ha litigato platealmente con Allegri e poi ha litigato platealmente anche con Motta, con quella frase che non è nemmeno stata smentita 'Mi sono vergognato di averti scelto'. Quindi non attribuirei tutte la colpe della crisi Juventus a Thiago Motta, che pure ne ha. La rosa della Juve ha un valore di 623 milioni sul mercato, la seconda per valore in Serie A, eppure la squadra è stata eliminata da tutte le competizioni a cui ha partecipato. Quindi per trovare il vero colpevole bisogna guardare più in alto dell'allenatore, forse anche più in alto di Giuntoli".
"Allegri? Quando è stato defenestrato con ignominia erano tutti contenti. La sconfitta di Thiago Motta è dunque anche la sconfitta di tutti coloro che dicevano che dopo Allegri sarebbe arrivato il sole, la Rivoluzione Francese, il trionfo del nuovo mondo di Motta. In questi giorni si è celebrato anche il fallimento di tutti coloro che hanno come ideologia il bel gioco, che è un'utopia. Ci sono dichiarazioni contro Allegri agghiaccianti, 'Ha fatto schifo per 3 anni', 'È stato un orrore', 'Una porcheria', 'Medioevo del calcio', ma in realtà che ha fatto di male? L'ultimo anno ha vinto la Coppa Italia e raggiunto tutti gli obiettivi, pur capitando nel peggior momento della storia bianconera".
Su Giuntoli: "Si salva perché sostanzialmente ha un contratto di 5 anni come un top player, con un ingaggio molto alto. Ma qual è stato l'apporto di Giuntoli alla Juventus in due anni di gestione? Forse l'acquisto di Thuram, che finora è l'unico giocatore buono, per il resto un disastro assoluto, a tutti i livelli. Disastro nelle relazioni, disastro nell'aver scelto Motta, disastro nella campagna acquisti. Per questo dico di guardare più in alto. Thiago Motta avrà tutte le colpe del mondo, tra cui la mancanza di rapporto con i giocatori, cosa che si sapeva anche a Bologna. A me un giocatore rossoblu ha detto chiaramente che è un bravo allenatore ma ha un problema relazionale. Fatemi dire i 4 errori capitali della Juventus. Innanzitutto prendere Giuntoli e dargli tutto quel potere; secondo, pensare di fare una 'rivoluzione giochista' affidando tutto a questa specie di visionario; terzo, cedere Huijsen, secondo me un errore enorme; quarto sicuramente rincorrere per tanti mesi Koopmeiners come fosse Maradona".
Si passa alla scelta di Tudor, su questo Cruciani ha le idee chiare: "Tudor alla Lazio ha fatto discretamente, ha perso un derby, è stato eliminato dalla Juventus in Coppa Italia, e alla fine dell'anno voleva far cacciare il miglior centrocampista della squadra, Guendouzi, voleva cacciare anche Rovella e fare piazza pulita, e Lotito l'ha accompagnato all'uscita. ha una grande personalità, è uno di carattere. Alla Juve la situazione per lui è diversa, sa dove si trova, ha un obiettivo preciso, la qualificazione in Champions League, e anche se raggiungesse questo obiettivo molto probabilmente non resterebbe. È chiaro a tutti che è una soluzione temporanea. Io non credo alla storia della juventinità. Per il prossimo allenatore si fa insistentemente il nome di Conte, ma secondo me è più probabile che Trump occupi in contemporanea la Groenlandia, il Canada e Panama lo stesso giorno, piuttosto che Conte arrivi a Torino come allenatore, a meno che l'allenatore del Napoli non trovi un accordo o litighi clamorosamente con De Laurentiis".
Spazio per l'ormai immancabile torta di Cruciani, stavolta incentrata non sulla corsa Scudetto ma su quella alla qualificazione per la prossima Champions League, con 6 squadre in lotta per il quarto posto: "Do le stesse possibilità a Juventus e Bologna, il 25%, poi il 15% alla Roma, il 10% a Milan e Lazio e Fiorentina 5%. Secondo me la Lazio è in caduta, e la Juventus con Tudor è leggermente favorita sulle altre".
Capitolo Milan
Per quanto riguarda la situazione rossonera, Cruciani non cambia la sua linea critica già espressa nei precedenti episodi di Area Fritta: "Io penso che siamo nel limbo più assoluto, di pantano più che di limbo. C'è un consulente della proprietà, Ibrahimovic, che è completamente sparito. Abbiamo un altro dirigente, Furlani, che pare adesso sia in sella e abbia tutta la situazione in mano, che organizza un casting per il direttore sportivo. Sarà poi questo ds ad indicare alla proprietà l'allenatore oppure no? Dire che la situazione è confusionaria è un eufemismo, finché non si chiarisce questa situazione a livello di catena di comando il Milan vivrà una stagione di alti e bassi, più bassi che alti. È tutto totalmente imprevedibile".
Nazionale, Inzaghi e Gasperini
Il pensiero di Cruciani sull'Italia: "Spalletti è stato sbattuto fuori dopo un Europeo disastroso e in Nations League per la prima volta non abbiamo raggiunto le semifinali, quindi se dobbiamo giudicare fin qui il lavoro del ct il voto è 5, forse addirittura 4. Noi dobbiamo avere paura della Norvegia?, continua il giornalista pensando al girone di qualificazione verso i Mondiali 2026. "Secondo me il girone che abbiamo è meglio dell'altro, la Slovacchia sarebbe stata peggio della Norvegia (pensiero opposto a quello di Biasin). Se non andiamo ai Mondiali perché ci facciamo eliminare dalla Norvegia...". Sulla recente eliminazione contro la Germania: "Non puoi presentarti a Dortmund in una partita decisiva ed importante con Maldini titolare. Non ho nulla contro di lui, lo reputo un buon giocatore, ma al momento non è un giocatore che può partire titolare in una partita del genere. Acerbi per fermare Haaland? Per me la carta d'identità non conta e vanno convocati i giocatori più in forma al momento. Il ringiovanimento non serve in Nazionale. Devi convocare i più forti. Acerbi è uno forte a prescindere".
Chiosa finale sul futuro di due degli allenatori più in vista della Serie A, Simone Inzaghi e Gasperini. Per il tecnico dell'Inter Cruciani rimane fedele alla sua linea: "L'Inter è in corsa in tutte e tre le competizioni, e in questo momento una società seria com'è l'Inter se ne dovrebbe fregare del risultato finale e dovrebbe confermare Inzaghi. Gasperini alla Roma? Non si capisce nulla di cosa vogliano fare i Friedkin. Io dico che al 40% va alla Juve, al 40% alla Roma e al 20% rimane all'Atalanta".
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