"Un ricordo non c'è bisogno di segnartelo sul corpo, sulla pelle, ce l'hai impresso nella mente". Luca Lipani motiva così la decisione di non avere tatuaggi. E, allo stesso tempo, descrive una sensazione provata due volte in carriera, al debutto in Serie A e al primo gol segnato tra i professionisti. Due date per lui indimenticabili: 28 gennaio e 29 dicembre. Ad aprire e chiudere un anno, il 2024, che resterà impresso nella sua mente per sempre. Proprio come un tatuaggio. Centrocampista duttile, dinamico, classe 2005, nato e cresciuto a Genova e nel Genoa ma sbocciato nel Sassuolo, campione d'Europa nel 2023 con la Nazionale Under 19 e ora jolly in mediana della squadra di Fabio Grosso, prima in classifica (al momento a +7 sulla seconda) in Serie B. È il biglietto da visita di Luca Lipani, nuovo protagonista della rubrica Saranno Famosi.
La carriera di Lipani: dalle giovanili del Genoa all'investimento (importante) del Sassuolo
Lipani nasce a Genova il 18 maggio 2005. Da giovanissimo, ad appena 7 anni, entra nel settore giovanile del Grifone: in rossoblù completa tutta la trafila fino all'esordio in prima squadra, avvenuto in Serie B il 25 marzo 2023 in una gara casalinga con la Spal (vinta 3-0). Pochi mesi dopo, però, Lipani e il Genoa si dicono addio: il Sassuolo decide di fare un investimento importante per lui, da circa 10 milioni di euro. Anche perché, in quell'estate, Luca è reduce dalla trionfale cavalcata dell'Italia Under 19 all'Europeo di categoria e al secondo posto dell'Under 20 al Mondiale giocato qualche settimana prima: Lipani è tra i talenti più in mostra del nostro calcio. Ma al Sassuolo non impatta come avrebbe voluto: solo 8 presenze e 386 minuti totali in campionato, rimanendo aggregato per metà stagione alla Primavera, nella pessima annata che si conclude con la retrocessione dei neroverdi. Anche se, visto il debutto in Serie A del 28 gennaio contro il Monza, per lui rimarrà comunque da ricordare.
La stagione 2024/2025 di Lipani al Sassuolo: un po' di panchina, un piccolo problema fisico e un gol pesante
Lipani non si abbatte, resta a Sassuolo e prova a ripartire insieme alla squadra. Con l'arrivo del nuovo allenatore, Fabio Grosso, non diventa ancora titolare, ma rappresenta una pedina preziosa in uscita dalla panchina. Come nella sfida del 29 dicembre, giocata contro il Cosenza: la capolista è in difficoltà, sta perdendo 1-0 e rischia di incappare nel secondo k.o. consecutivo. Il tecnico neroverde lo lancia nella mischia a 19 minuti dalla fine. E Lipani ripaga la sua fiducia. Dopo il pareggio realizzato da Moro al 85', pochi secondi prima che inizi il recupero il classe 2005 piazza il gol della vittoria: stop fantastico sul lancio di Berardi, coordinazione perfetta e tiro di controbalzo che finisce in rete. Un sigillo pesante, per rilanciare il Sassuolo e sé stesso.
Ruolo e caratteristiche tecniche: conosciamo meglio Lipani, il jolly della mediana del Sassuolo
Ma che giocatore è Lipani? Come scritto in apertura, parliamo di un centrocampista duttile, in grado di ricoprire più ruoli in mediana: mezzala, regista o anche trequartista. Lui non ha preferenze, semplicemente si fa trovare pronto, come ammesso in un'intervista a SassuoloNews.net: "Non c'è un ruolo che sento più mio. Ora sto facendo la mezzala, in passato ho fatto di più il play, ma è sempre a discrezione del mister. Io non ho una preferenza in particolare, quando il mister mi dice di fare una cosa io la faccio". Tra le sue qualità, spicca il vizio per il gol. Perché è vero, tra i professionisti ha realizzato soltanto una rete, ma in precedenza, nella sua carriera nelle giovanili, segnava parecchio: 10 centri in 29 presenze con l'Under 17 del Genoa, 5 in 20 gettoni con la Primavera rossoblù. Adesso, dopo che si è sbloccato anche tra i grandi, il Sassuolo spera che Lipani possa ritrovare quella vena realizzativa. Dopo qualche partita dove è rimasto a guardare i compagni per 90 minuti e un piccolo problema fisico, nelle ultime sei gare - in seguito al gol al Cosenza - Luca è sempre subentrato e una volta è partito anche titolare. E la sensazione è che da qui a fine stagione possa soltanto crescere ancora. In fondo, il Sassuolo e Grosso hanno bisogno (anche) del proprio jolly di centrocampo per continuare a inseguire il ritorno in Serie A.
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