Il calcio è in continua evoluzione, nessuno avrebbe immaginato qualche anno fa che la tecnologia sarebbe entrata così prepotentemente sul rettangolo di gioco. Eppure eccoci qua a parlare di goal line technology e di var (che difatti sembra aver aumentato le polemiche anziché diminuirle). Ma il gioco più bello del mondo è in continua evoluzione e in Olanda già si provano 3 nuove regole che cambieranno il calcio, o meglio potrebbero cambiarlo qualora venissero approvate.
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3 NUOVE REGOLE CHE CAMBIERANNO IL CALCIO
La federcalcio olandese insieme all’IFAB (organo preposto alle modifiche del regolamento del calcio) stanno testando 3 nuove regole sul campionato under 23 olandese. Va precisato che non necessariamente tutte e tre le regole verranno introdotte, anzi potrebbero essere scartate tutte e 3. Infatti nel prossimo campionato under 23 verranno provate altre regole. Queste le tre regole testate in Olanda:
- Kick-in: la rimessa laterale va effettuata coi piedi;
- Dribble-in: in una situazione di calcio d’angolo, rimessa laterale o anche una punizione dopo un fuorigioco avversario, il giocatore può decidere di auto passarsi il pallone. Quindi non è più costretto a passarla ad un compagno o a fare il classico lancione chilometrico;
- Ammonizioni ed espulsioni a tempo: il giallo vale 5′ fuori dal campo, col rosso il giocatore è costretto ad uscire dal campo (come avviene tuttora) ma dopo 10′ l’allenatore può sostituirlo.
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I BENEFICI DI QUESTE REGOLE
Il primo beneficio tangibile è che con queste regole si recuperano 5′ di gioco, che sembrano pochi ma in realtà sono tanti. Basti pensare quanto tempo si perde per la rimessa laterale per aspettare che il compagno si avvicini o si smarchi. Col dribble-in il giocatore può subito rimettere in gioco la palla, mantenendone il possesso. Oltretutto è stato riscontrato un lieve calo dei cartellini con le ammonizioni/espulsioni a tempo, ma va precisato che nel calcio under 23 non ci sono promozioni e retrocessioni, pertanto il livello di agonismo è minore. L’unico dubbio riguardava l’aumento di dispendio energetico dei calciatori, che a quanto pare non ci sarebbe dato che il dribble-in è finalizzato al mantenimento del possesso palla ‘orizzontale’ e quindi la distanza dalla porta non si riduce e tutto avviene con bassi carichi fisici.
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