Super offerta dall’America per il Chelsea di Abramovich, ma il magnate russo rifiuta. Vuole almeno tre miliardi di sterline. Roman Abramovich acquista il club inglese nell’estate del 2003 per una cifra pari a circa 300 milioni di sterline. Da allora l’imprenditore russo ha investito parecchi soldi nella società Blues, sia per giocatori che per allenatori, permettendo al Chelsea di vivere una nuova epoca di successi. La Gran Bretagna però, lo scorso anno e dopo vent’anni, non ha rinnovato il permesso di soggiorno dell’oligarca. Il paese di Sua Maestà chiede ad Abramovich di dimostrare la legittimità del proprio patrimonio, in poche parole di dimostrare che il suo denaro sia pulito. Finché non lo farà il patron del Chelsea non potrà far ritorno su suolo britannico.
Chelsea, Abramovich vuole almeno tre miliardi
A seguire da vicino le sorti della squadra allenata da Frank Lampard c’è quindi la fedelissima e potentissima Marina Granovskaia. Qualche mese fa però, in un periodo non proprio positivo per il club anche a causa del mercato bloccato, il cinquantatreenne aveva aperto alla possibilità di vendere il club. Ma dopo alcune offerte pervenute e dopo l’inizio positivo di stagione ha cambiato idea. Abramovich ha respinto un’offerta avanzata dall’uomo più ricco del Regno Unito, Sir Jim Ratcliffe, presidente e CEO del colosso Ineos, ma anche quella di una società americana di private equity.
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Ora a Londra, come riporta il Financial Times, è giunta un’altra importante offerta. Todd Boehly, finanziere americano già tra i proprietari della franchigia MLB dei Los Angeles Dodgers, avrebbe tentato di acquistare il Chelsea. Ma Abramovich avrebbe detto no. Non è dato sapere il valore dell’offerta, ma evidentemente era inferiore a quanto richiesto dall’oligarca. Il magnate russo non venderà il club per meno di tre miliardi di sterline. Al finanziere americano rimane quindi il baseball a meno che non metta mano al portafoglio e decida di alzare l’offerta.
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