Gli infortuni sono tra le preoccupazioni principali di un giocatore. Dolore, sofferenza, riabilitazione, stagioni a rischio e, nei casi peggiori, fine della carriera. Allenamento costante, concentrazione e attenzione possono sicuramente contribuire a prevenirli, ma c’è chi ha optato per un aiuto in più. Si tratta di Angel Gomes, giovane asso del Manchester United che, disperato per le continue sofferenze provocate dagli infortuni, ha chiesto una protezione speciale. L’inglese, cresciuto nell’Academy dei Red Devils, ha fatto visita al famoso T.B. Joshua, pastore alla Synagogue Church of All Nations a Lagos. Un sedicente profeta che afferma di poter guarire dalla tubercolosi e dall’HIV solo con l’utilizzo dell’acqua santa.
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Angel Gomes e il suo metodo bizzarro anti-infortuni
Gomes ha fatto visita al religioso quando aveva 16 anni, ma il video dell’incontro è stato pubblicato solo qualche giorno fa, diventando subito virale. Il centrocampista, nella clip, spiega di essere un giocatore del Manchester United e di avere problemi all’anca e all’inguine da quando ha cominciato la fase dello sviluppo. Un tormento per il giocatore che, all’epoca, temeva di dover abbandonare la sua carriera proprio per queste problematiche. Il video è emerso dopo tre anni e Gomes, visto l’interesse mediatico e social, ha voluto subito commentare tramite un post sul proprio profilo Twitter. Il giocatore dei Red Devils ha parlato dell’incontro con il pastore ma ha anche detto ai suoi follower di concentrarsi su questioni più importanti, come l’attuale campagna di Marcus Rashford per i pasti scolastici gratuiti.
“Per quanto riguarda il video che è uscito del 2016. Vengo da una famiglia cristiana, all’epoca mia mamma seguiva il pastore e voleva davvero che andassi. Stavo attraversando un periodo difficile. Dall’esterno guardarlo sembra folle, ma stavo solo vivendo la mia fede. Non credo di dover spiegare niente a nessuno, ma molte persone mi chiedevano di cosa si trattasse e di cosa parlava il video. All’epoca ero giovane e se i miei genitori pensavano che qualcosa poteva aiutarmi lo facevo. Ci sono questioni molto più importanti al mondo che possiamo affrontare. Ad esempio #FreeSchoolMeals #maketheUturn”.