Campionato boliviano, sfida tra Always Ready e Bolivar. La squadra ospite sta vincendo per 0 a 1, ma al 95′ l’arbitro ferma il gioco e fa il gesto del var lasciando tutti perplessi. Perché? Perché l’assistente video non c’è. Arbitro boliviano nel ciclone.
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L’ARBITRO BOLIVIANO CHE HA INTRODOTTO IL VAR SENZA IL VAR
Sarà un precursore, un visionario, un sognatore o semplicemente un pazzo. Chiamatelo come volete ma l’arbitro Raul Orosco è sicuramente il bomber della settimana. È semplicemente geniale quello che ha fatto, forse volendo emulare i più popolari colleghi europei. Certo gli Always Ready non l’hanno presa benissimo, dato che il “var” ha decretato il rigore per gli ospiti. Alla fine la divina provvidenza ci ha messo una mano dato che il rigore si è stampato sul palo. E vissero tutti felici e contenti. In realtà non proprio, perché questa decisione ha lasciato scontenti tutti. I tifosi della squadra di casa hanno criticato (per usare un eufemismo) l’arbitro per la farsa del var, mentre i tifosi del Bolivar hanno recriminato il fatto che il rigore andava ripetuto in quanto un giocatore dell’Always è entrato in area prima che il penalty venisse calciato.
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In un’epoca di cambiamenti, in cui per la prima volta un arbitro donna dirigerà la finale di Supercoppa Europea di calcio maschile, usare il var anche in paesi dove non è stato ancora introdotto non ci sorprende. Alla fine al buon Orosco è andata bene. Qualche mese fa, sempre in Bolivia, l’espulsione di un giocatore scatenò una rissa, col povero direttore di gara che si prese una caterva di pugni. In Italia il var è amato (da pochi) e odiato (da molti), in Bolivia invece si inventano di averlo. Per la serie chi ha il pane non ha i denti etc etc. E voi che fareste? Lo cedereste il var ai boliviani?
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