Smettere o non smettere? Questo è il dilemma di Arjen Robben. L’olandese sta recuperando da un infortunio all’inguine procuratosi a soli 40 minuti dall’inizio della sua prima partita con l’FC Groningen, e in questo periodo di stop sta riflettendo parecchio. Il 36enne si è ritirato dal calcio giocato il 4 luglio 2019, dopo 10 anni al Bayern Monaco. Ma il richiamo del pallone per lui è stato così forte che il 27 giugno 2020 annuncia il suo ritorno nel mondo del calcio. Arjen firma infatti con il Groningen, squadra che lo ha lanciato vent’anni prima. Il giocatore sceglie di finire la sua carriera nello stesso club in cui è iniziata, ma ancora una volta la sfortuna lo perseguita e gli riserva una sorpresa amara. Un infortunio all’inguine lo ferma dopo soli 40 minuti di gioco.
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L’indecisione di Arjen Robben: “La mia carriera è finita ma…”
Ora Robben non vede l’ora di tornare in campo ma, come ha spiegato in una recente intervista a Fox Sports, sta comunque riflettendo sul suo futuro: “Spero solo di poter tornare in campo. Darò il massimo per far sì che questo accada. Gli ultimi passaggi della riabilitazione sono sempre i più difficili. Ho avuto molte battute d’arresto. Sapevo che sarebbe stato un grande compito e una sfida. Ad essere onesti, l’energia è andata via nelle ultime settimane. Ovviamente mi è passato per la testa di smettere. Ma l’atleta è da qualche parte in me. Una vocina nella mia testa mi impedisce di fermarmi. La mia carriera è finita. Quest’anno è già un bonus e se funzionasse nel 2021, sarebbe fantastico”.
Nonostante il suo ritorno in campo per il Groningen sembri imminente, Robben sa che la sua carriera è al capolinea. Il 36enne, però, spera di poter dare ancora una mano al club olandese. Anche se l’ex Bayern dovesse appendere definitivamente gli scarpini al chiodo rimarrebbe indiscutibilmente uno dei calciatori più forti della sua generazione.