Sale la tensione in Medio Oriente, dove gli scontri tra Israele e Palestina non accennano a cessare, in un’escalation di attacchi e contrattacchi che sta causando decine di morti. Una guerra sanguinosa ristretta non solo ai dintorni della striscia di Gaza, ma che travalica i confini e arriva in Europa, causando diatribe tra coloro che sostengono la parte israeliana e quelli che invece appoggiano la controparte palestinese. E i tweet di Mohamed Elneny, centrocampista egiziano dell’Arsenal, hanno fatto scoppiare una crisi diplomatica con Lavazza, celebre marchio di caffè sponsor dei Gunners.
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Continua e non accenna a diminuire la crisi tra Israele e il popolo palestinese nella striscia di Gaza, con attacchi missilistici da ambo le parti che imperversano ormai da giorni. Nel mondo occidentale sono tanti i personaggi noti che hanno preso posizione a riguardo, anche nel mondo del calcio. È il caso del centrocampista egiziano dell’Arsenal Mohamed Elneny, il quale ha postato alcuni tweet in appoggio della Palestina che hanno costretto Lavazza, sponsor dei Gunners, a chiedere dei chiarimenti urgenti al club londinese.
Elneny e i tweet pro Palestina, Lavazza chiede chiarimenti
Il nazionale egiziano Elneny lunedì ha pubblicato un tweet ai suoi quasi cinque milioni di followers scrivendo: “Il mio cuore e la mia anima e il mio sostegno per la Palestina“. Tweet seguito da un’immagine della bandiera della Palestina e da un’emoji della pace. Una presa di posizione netta, che ha innervosito il gruppo Lavazza, sponsor del club londinese. Secondo il Jewish Chronicle, Lavazza avrebbe contattato i Gunners per segnalare la loro preoccupazione a riguardo. In un comunicato il gruppo del caffè ha dichiarato: “Contatteremo immediatamente l’Arsenal per sottolineare che siamo preoccupati. Il contenuto di questo post non è totalmente in linea con i nostri valori aziendali. Il Gruppo Lavazza è pienamente impegnato contro il razzismo e l’antisemitismo“. La risposta dell’Arsenal è arrivata prontamente: “I nostri giocatori hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni sulle loro piattaforme. Detto questo, ne stiamo parlando con Mo in modo che comprenda le implicazioni più ampie del suo post“. Come se non bastasse la situazione già drammatica, spazio anche per futili polemiche…