Col quasi certo ottavo scudetto consecutivo della Juventus, si chiude un’epoca. Dalla prossima stagione la BBC non esisterà più. Andrea Barzagli dà l’addio al calcio. Uno degli ultimi campione del mondo del 2006 ancora in attività, ha annunciato il suo ritiro dopo la partita con la Spal. I tanti problemi muscolari sofferti nell’ultimo anno l’hanno portato ad arrendersi. Ma nelle sue parole d’addio, ha lasciato uno splendido messaggio ai più giovani.
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BARZAGLI DÀ L’ADDIO AL CALCIO TRA LE LACRIME
Visibilmente commosso, Barzagli appende gli scarpini con 692 presenze nel calcio professionistico, 7 scudetti vinti (presumibilmente diventeranno 8 a breve) in Italia e 1 in Germania col Wolfsburg, 4 Supercoppe italiane, 4 Coppe Italia e una coppa del Mondo, sicuramente il trofeo più prestigioso nel suo palmares. All’appello mancano trofei europei, ma anche qui Barzagli incrocia le dita e spera che la Vecchia Signora gli faccia un ultimo regalo. Sulla sua scelta di lasciare il calcio ha spiegato: “Ci sono tanti motivi dietro questa scelta. A maggio faccio 38 anni e mi sono reso conto di aver fatto più fatica degli altri anni, con tanti infortuni. Negli ultimi tre mesi ho capito che non sarei rientrato all’altezza di questa squadra: ho pensato di continuare da qualche altra parte, ma nella Juve sono stato al top ed era giusto finire così”.
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Poi il discorso è ricaduto sui giovani e Barza ha lasciato uno splendido messaggio: “Ci sono tanti ragazzotti e il calcio è cambiato molto. È importante ritrovare quella voglia di venire al campo, di mettersi a disposizione e di migliorarsi. Ci sono campioni che nascono con doti, altri che diventano forti con la testa, allenandosi, con voglia di arrivare e restarci. Non a chiacchiere. Tra i giovani vedo molto parlare e pochi fatti, ma nella nostra squadra ci sono ragazzi per bene che vogliono migliorare. Consiglio a loro di mettersi a sempre disposizione e di ascoltare chi ha più esperienza”.
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