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Benfica, giocatori controllati da braccialetti elettronici

calcio14/09/2019 • 10:05
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Come in un film di fantascienza distopico, l’allenatore del Benfica, Bruno Lage ha rivelato di controllare i giocatori attraverso un braccialetto elettronico che segnala le ore di sonno. “In questo modo gli permettiamo di restare nella loro casa con il loro cuscino e il loro materasso”, ha dichiarato il tecnico portoghese.

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IL METODO BENFICA

L’anno scorso, Bruno Lage era subentrato a Gennaio all’esonerato Rui Vitoria. In pochi avrebbero scommesso su di lui, proveniente dalla squadra B. Eppure il buon Bruno ha stupito tutti, inanellando una serie di vittorie che ha portato alla vittoria del titolo a discapito del Porto. Anche grazie all’esplosione del talento Joao Felix, che Lage aveva cresciuto nella squadra B e che ha fatto maturare sotto la sua guida in prima squadra. Insomma, il tecnico portoghese è passato dall’essere un signor nessuno ad essere considerato il nuovo profeta del calcio. Ma come spesso accade in questo mondo, è bastata la sconfitta casalinga contro gli acerrimi rivali del Porto a mettere tutto in discussione.

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In sala stampa, i giornalisti hanno attaccato Lage accusandolo di essere troppo morbido con la squadra, che dovrebbe andare in ritiro prima delle partite. Tuttavia, l’allenatore ha spiegato che i giocatori sono monitorati a distanza: “C’è un coprifuoco. I calciatori indossano un braccialetto elettronico per il controllo del sonno. In questo modo gli permettiamo di restare nella loro casa con il loro cuscino e il loro materasso. L’unica eccezione avviene per le gare dopo gli impegni con le nazionali. Ci sono allenatori che permettono ai giocatori di bere un bicchiere di vino alla vigilia delle partite. Poi magari c’è una tazzina, si strizza l’occhio e dentro non c’è caffè, ma arriva il liquore. Così magari bevono due bicchieri di vino e un whisky, però sono in ritiro… La verità è che vinci e perdi in campo, non fuori”.

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Fabrizio Piepoli

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