Allo stato attuale è in corso l’ultima giornata di calciomercato che, da quest’anno, si tiene anche all’Hotel Hilton di Roma in concomitanza con la sede dello Sheraton di Milano. Questo pomeriggio Claudio Anellucci, agente Fifa ed ex procuratore di Cavani e Dybala, è intervenuto in esclusiva ai microfoni dei nostri cronisti, presenti all’evento, e ha fatto il punto sul mercato e non solo.
Ti aspetti colpi di mercato nelle ultime ore?
“Mi auguro di sì, visto che fino a questo momento è stato un calciomercato povero di grandi affari, fattore che rispecchia l’attuale realtà del calcio italiano. Per esempio l’eventuale cessione di Skriniar viene vissuta come un dramma ma nel calcio è una cosa normale e, dal canto suo, l’Inter avrebbe dovuto avere già pronto il nome del sostituto correndo così subito ai ripari”.
Luca Pellegrini alla Lazio, si può chiudere?
“L’organizzazione è sbagliata – ha chiosato Anellucci – non ci si può ridurre all’ultimo momento, è una cosa che non capisco. Purtroppo è una situazione che si ripete anno dopo anno e questo non va bene”.
Jorginho all’Arsenal nell’ultimo giorno di mercato
“In Premier League la situazione è diversa, basti pensare al Bournemouth che ha acquistato Traorè per più di 30 milioni. In Inghilterra sicuramente ci sono più soldi, forse troppi, mentre in Italia ce ne sono pochi, lo testimonia il fatto che una squadra che lotta per la salvezza in Premier abbia le stesse capacità economiche di una big del nostro calcio. In questo senso è fondamentale inserire dei parametri chiari“.
Caso Zaniolo, oggi sono cambiati anche i calciatori?
“Di Zaniolo preferisco non parlare, ma credo che la Roma abbia fatto benissimo a opporsi con forza alle pretese del giocatore. Ha chiesto un grosso aumento dell’ingaggio quando negli ultimi due anni ha segnato appena 3 gol in campionato. In questi ultimi tempi è stato presente più sui social che in campo”.
Dybala alla Roma, come reputi questa scelta?
“Paulo ha bisogno di affetto intorno a sé, necessita di una realtà che lo faccia sentire importante. In questo senso Mourinho è stato molto bravo nel motivarlo e nel farlo sentire protetto al momento giusto. L’errore grave lo ha commesso la Juventus lasciandolo andare a parametro zero, questa è una follia. Fossi stato un dirigente bianconero, mi sarei dimesso il giorno dopo”.
Tra i giovani italiani ce n’è uno che può imporsi?
“Simone Pafundi, stravedo per lui e ne parlo da qualche anno. A 16 anni riesce a fare delle giocate impressionanti. Udine al momento è la piazza giusta per lui, se cresce bene può arrivare davvero a livelli altissimi“.