Nel corso degli anni l’abbiamo visto sempre pacato e tranquillo, anche nelle situazioni più pressanti. Ma questa volta Carlo Ancelotti ha sbottato commentando gli insulti social che alcuni tifosi hanno indirizzato nei confronti dello sfortunato Davide Astori, deceduto un anno fa a causa di un problema cardiaco.
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ANCELOTTI LO SFOGO CONTRO I SOCIAL
In un’intervista al quotidiano La Stampa, il tecnico del Napoli, tra i vari argomentati, ha commentato gli insulti social che sono piovuti su Davide Astori, bersaglio di vergognose ingiurie da parte di alcuni pseudo tifosi, che hanno sfogato la loro rabbia per il pareggio dell’Inter contro la Fiorentina. Ancelotti si è così espresso sulla questione: “Questo ormai è un modo malato. Sono venuti a mancare i cardini, una volta si rispettavano le differenze tra genitore e figlio, tra professore e l’alunno, ora non c’è più. Se uno oltraggia la memoria di Astori è malato nella testa, i social hanno dato la parola a tutti, ma uno che è malato nella testa non ha diritto di parola. Siamo in un eccesso di democrazia, dovremmo limitarla per evitare ci siano degenerazioni”.
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Ancelotti lo sfogo contro i social che reputiamo un vero e proprio insegnamento di vita. La democrazia è cosa buona e giusta, ma sul web, specie sui social network ce n’è fin troppa. Non a caso Allegri ha chiuso improvvisamente tutti i suoi profili social. Mentre il Cholo Simeone ha dovuto subire gli insulti alla bambina neonata per la sua “esultanza” dopo Atletico Madrid Juventus. Umberto Eco, poco prima di morire, disse: “I social hanno dato diritto di parola a legioni di imbecilli”. Tornando ad Astori, nella 7^ giornata di Serie A, al 13° minuto di ogni partita verrà trasmessa sul maxi schermo la foto dell’ex capitano viola e verrà chiesto ai tifosi di applaudire. Un bel gesto per non dimenticare un ragazzo venuto a mancare troppo presto.
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