Aleksander Ceferin, settimo presidente della UEFA, ha fatto un bilancio sullo stato del calcio europeo. Nel corso di un’intervista rilasciata a Sky Sport, il dirigente sportivo sloveno ha parlato di tanti temi, ma si è soffermato nello specifico sulla candidatura dell’Italia per ospitare Euro 2032 e sulla Superlega.
Il Belpaese, lo scorso febbraio, ha presentato la sua candidatura per ospitare la competizione continentale del 2032. Ancora non si sa se il nostro paese ospiterà il torneo, ma il 54enne di Lubiana ha avvisato l’Italia e chi governa il calcio nel nostro paese.
Ceferin: “Euro 2032 in Italia? Situazione infrastrutture terribile”
La situazione infrastrutture è terribile e questo potrebbe essere un problema: “Ho parlato molto con Gabriele Gravina riguardo a questo tema. Penso che l’Italia sia una nazione che vive di calcio e respira calcio. E questa non è una dichiarazione diplomatica, ma lo dico perché lo vedo ogni giorno. Il problema per l’Italia è che la situazione a livello di infrastrutture è abbastanza terribile per un paese di calcio di questo livello. Sarebbe importante garantire un implemento delle risorse per permettere all’Italia di migliorare. Se non arriverà un aiuto dal governo italiano, garantendo che nuove infrastrutture vangano costruite, potrebbe essere un problema”.
Ceferin: “Superlega? Progetto finito”
Immancabile, per Ceferin, la domanda sulla Superlega: “Il progetto Superlega? Non è mai stato ‘Super’ ed è finito. Loro possono fare tutto quello che vogliono. Adesso è un affare loro. Sono sicuro che sia sotto l’aspetto legale sia sotto quello morale, abbiamo ragione noi. Sono sicuro che vinceremo alla Corte di Giustizia. Utilizzano come tema chiave il fatto che l’UEFA ha il monopolio. E noi abbiamo risposto loro che la UEFA il monopolio non lo ha. Se vogliono, possono giocare in una loro competizione. È strano però che vogliano un loro torneo ma contemporaneamente vogliano giocare nel nostro, di torneo. Ad ogni modo, per me questo è un argomento chiuso. Magari qualcuno vuole insistere, ma c’è anche qualcuno che continua a insistere sul fatto che la terra sia piatta”.
Lo sloveno, infine, ha svelato che si ricandiderà per la presidenza della UEFA il prossimo anno: “Sì, ho in piano la ricandidatura per il prossimo anno e non amo particolarmente giudicare me stesso. Penso che debbano essere le varie Federazioni, i club, le Leghe a dire se ho fatto o meno un buon lavoro. Penso che tutti insieme abbiamo preso alcune decisioni importanti, e sicuramente abbiamo fatto qualche errore. Penso sia giusto dire che uno deve essere onesto, lavorare tanto, dare il massimo. Alla fine, certe cose vanno bene, altre no”.
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